Rivoluzione Roma, i tagli (pesanti) di Ranieri | Via i senatori, ecco chi arriva
La sconfitta con il Como accelera la rivoluzione dei Friedkin, tra i “tagli” di Ranieri anche alcuni senatori. Ecco chi arriva.
I successi contro Lecce e Braga, con sette gol all’attivo e uno al passivo, avevano illuso tutti sul fatto che Ranieri avesse curato i mali di stagione della Roma. La sconfitta di Como evidenzia una squadra lontana dall’essere guarito.
Non è bastato nemmeno un primo tempo nel quale la Roma avesse tutto sotto i controlli, una ripresa sotto tono e il crollo nel finale hanno portato una sconfitta pesante. Probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sarà rivoluzione.
Il 2-0 patito al Sinigaglia ha svegliato i Friedkin dal loro torpore e proverbiale flemma, ora si cambia. A partire dalla dirigenza. Un po’ come era accaduto con Thiago Pinto e la nomina di Ghisolfi, avvenuta mesi e mesi dopo, c’è da decidere chi sarà il nuovo CEO.
Sono passati circa tre mesi dalle dimissioni (indotte) di Lina Souloukou, nessuna notizia sul suo erede. Secondo Gazzetta dello Sport potrebbe arrivare la benedetta ufficialità di Marzio Perrelli, uomo molto vicino a Giovanni Malagò e attuale executive vice presidente di Sky Italia.
La nomina del CEO sarebbe la prima pagina di un nuovo capitolo che possa riportare la Roma a lottare per un posto Champions League, magari, non per salvarsi. Da qui l’inevitabile rivoluzione che la proprietà statunitense avrebbe in mente di fare nell’imminente mercato di riparazione. Che per la Roma si trasforma in ricostruzione.
Via i senatori
La rivoluzione dei Friedkin non guarderà in faccia a nessuna, sempre secondo Gazzetta dello Sport. A rischio la vecchia guardia, i senatori per anni intoccabili come Pellegrini, Cristante, Mancini, Paredes, El Shaarawy, perfino Dybala può salutare: se fosse dipeso dai Friekdin avrebbero salutato volentieri la Joya la scorsa stagione.
Ovviamente non tutti saluteranno Trigoria a gennaio, non ci sono le basi per fare piazza pulita, ma qualche cessione illustre se l’aspettano un po’ tutti. I “tagli” di Ranieri andranno a influire, ovviamente, sul mercato in entrata.
Gli attenzionati
Un terzino, se non due. Un centrale e un vice Dovbyk. Queste le priorità della Roma: dal generale al particolare, però il passo è breve. Due gli attenzionati in attacco: Beto e Raspadori. Ovviamente più fattibile il primo visto che l’ex attaccante dell’Udinese gioca nell’Everton, il club appena acquisito dai Friedkin. Filtra ottimismo sul buon esito della trattativa.
Su Raspadori, in primis, dipende dal Napoli. Il Nazionale di Spalletti è poco utilizzato da Antonio Conte e potrebbe spingere per la cessione a gennaio. Naturalmente con la formula del prestito oneroso. Come terzino destro piace da tempo Devyne Rensch, 21 anni, olandese dell’Ajax in scadenza di contratto. Tra gli attenzionati di centrocampo ecco Rocco Reitz del Borussia Moenchengladbach: Koné lo conosce molto bene.