Rivoluzione Roma, Ghisolfi va all-in | Ora De Rossi non ha più alibi
Fuochi pirotecnici da parte della Roma nell’ultimo giorno di mercato. Ghisolfi chiude tutte le trattative, ora tocca a De Rossi.
È successo di tutti in un finale al cardiopalma per il mercato della Roma. Mai sotto la presidenza dei Friedkin, il club giallorosso aveva speso così tanto, esaudendo tutte le richieste di Daniele De Rossi e ora mettendo in condizione di lavorare con una rosa allargata ma anche senza più alibi.
È successo di tutto, dicevamo. È successo che Kevin Danso non ha superato le visite mediche, è tornato a Lens, con tanto di vena polemica sui social. “Sono veramente dispiaciuto e contrariato – scrive il difensore francese su Instagram – sono molto sorpreso dalle supposte ragioni del fallimento del trasferimento, le interpretazioni delle visite mediche a Roma sono completamente incomprensibili per me e il mio team”.
È successo che la Roma ha tappato subito il buco prendendo Tiago Djalò dalla Juventus, ma senza annunciarlo e non prima di avergli fatto eseguire delle visite mediche accurate, guardandosi al tempo stesso attorno, non si sa mai.
È successo che alla fine Abraham è andato veramente al Milan e Saelemaekers venuto a Roma, proprio quando tutto sembrava sfumato per quell’ingaggio all’inglese che in un primo momento era minore di quello percepito alla Roma.
Ghisolfi ha una soluzione per tutto
È successo che la Roma ha vinto la corsa per Manu Koné, centrocampista in hype classe 2001 del Borussia Monchengladbach. Un mediano vecchio stampo ma fino a un certo punto. Che abbina forza fisica a qualità tecnica.
Forte nei contrasti, si è sempre distinto anche per essere un ottimo recupera-palloni e con un ottimo tiro dalla distanza che alla bisogna può tornare utile. Lo hanno cercato in tanti, il Milan pensava di prenderlo. La Roma lo ha fatto. E Ghisolfi ha dimostrato di avere una soluzione per ogni problemi.
Palla a De Rossi
Ora tocca a Daniele De Rossi: sulla carta ha un attacco nettamente più forte di quello della passata stagione, una quantità e una qualità maggiore pensando a soluzioni e alternative a disposizione. Può giocare 4-3-3 con Dovbyk, ma anche con Dybala falso nueve.
Al netto della cessione un po’ dolorosa di Bove alla Fiorentina, è una Roma più completa anche a centrocampo e, al netto di Tiago Djalò o del suo alter-ego, numericamente maggiore in difesa. Insomma, è una Roma più forte sulla carta della passata stagione. E da un grande potere, per De Rossi, c’è una grande responsabilità.