Ritiro Chiellini, Bonucci lo saluta: “Giorgio storia del calcio italiano
La giornata calcistica italiana e internazionale è stata scossa dal ritiro dal calcio giocato di Giorgio Chiellini. Intervenuto a Sky, anche Leonardo Bonucci, difensore dell’Union Berlino ed ex compagno del centrale alla Juve, ha voluto salutarlo.
Ritiro Chiellini, il saluto di Bonucci
“Era un momento che tutti ci aspettavamo, l’ho sentito qualche giorno fa prima della finale di MLS ed ero un po’ preparato a questo momento. Giorgio è la storia del calcio italiano, ho avuto la fortuna e il piacere di viverlo dentro e fuori dal campo e penso che sia uno dei pochi amici che il calcio mi ha regalato e mi lascerà. Abbiamo diviso tanto ed è un giorno triste perché vorresti che certi giocatori non smettessero mai. Come giocatore lascia un ricordo unico. È sicuramente un padre e un marito premuroso, una persona molto equilibrata e intelligente con un grande cuore. La cosa che mi ha sorpreso più di tutto è il suo modo di gestire la sua passione per il calcio, specialmente dopo l’infortunio al crociato. Ho visto un altro Giorgio calcare i campi dopo l’operazione. Su questo ha costruito gli ultimi anni, non più con l’animo del guerriero, ma facendo intravedere il suo animo buono. Lui ha iniziato con la maglia numero 19 che è quella che io ho vestito a lungo al suo fianco, quasi a chiudere un cerchio. Giorgio ha capito che nell’evoluzione del calcio doveva migliorarsi e spesso ci siamo confrontati su come nascevano le mie giocate da centrale per capire cosa poteva rubarmi. Grazie alla sua intelligenza e a Conte, che è l’allenatore che ci ha migliorato più di tutti, è diventato il giocatore che è stato. Ci siamo migliorati l’un l’altro”.
L’aneddoto sulla foto con la Coppa dell’Europeo e un eventuale futuro alla Juve
“Quella foto nasce dalla mia esuberanza, noi due siamo come il giorno e la notte a livello caratteriale. Andai in camera sua e gli dissi che era il momento di cavalcare la moda di farsi la foto con la coppa a letto. Ci siamo spalleggiati sia in Nazionale sia alla Juventus nei momenti belli e brutti, abbiamo avuto anche delle discussioni che sono fonte di crescita per entrambi se si è intelligenti, cercando di trovare una via di mezzo fra le nostre posizioni, unendoci nelle difficoltà sia in campo sia nello spogliatoio per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo fissati. Futuro insieme alla Juve? Ho sempre detto che uno dei miei sogni è allenare la Juventus, la strada è lunga e non sarà facile. Giorgio ha nella sua indole quella di fare il dirigente e magari un giorno saremo qui a parlare di questo uno accanto all’altro. Vedremo cosa succederà e ce la metteremo tutta”.