Rinnovo Mourinho, i Friedkin chiari: sì ad una sola condizione. Ecco quale

José Mourinho, allenatore della Roma

Photo by: Getty Images

La Roma si appresta ad affrontare questa sera la Fiorentina all’Olimpico in un vero e proprio scontro diretto per la Champions League ma in casa giallorossa continua a tenere banco anche la questione relativa al rinnovo di contratto di José Mourinho, in scadenza a fine stagione. Come riferito dal Corriere della Sera, i Friedkin hanno posto una condizioni indispensabile per la prosecuzione del rapporto.

Rinnovo Mourinho: sì ma solo con la Champions League

José Mourinho, allenatore della Roma
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La considerazione dei Friedkin nei confronti del tecnico portoghese è in forte risalita, come dimostrato dalla vicinanza datagli in occasione della polemica contro l’arbitro Marcenaro prima di Sassuolo-Roma, ma per andare oltre il prossimo 30 giugno è necessaria la qualificazione in Champions League.

Dal quarto posto infatti dipende gran parte del futuro economico e tecnico della società giallorosso: dal rinnovo di Dybala, in scadenza nel 2025, alla permanenza di Lukaku, in prestito secco dal Chelsea.

Nel caso in cui Mourinho, che comunque attende segnali entro febbraio, dovesse centrare la Champions League gli verrebbe proposto un rinnovo fino al 2025 con opzione per la stagione successiva. Come tutti i tecnici dunque, Mourinho resta legato ai risultati del campo. Altrimenti dopo 3 anni si consumerà il definitivo addio.

Mourinho-Roma, quale futuro? Da Thiago Motta ai dubbi sull’Arabia Saudita: la situazione

José Mourinho, allenatore della Roma
© Marco Rosi / Fotonotizia

Se il prolungamento non dovesse andare effettivamente in porto, il primo nome sulla lista della Roma è quello di Thiago Motta, tecnico del Bologna che piace moltissimo anche al Milan come eventuale post Pioli.

Per quanto riguarda Mourinho, l’alternativa più credibile sembrava essere l’Arabia Saudita ma lo Special One, dopo aver rifiutato un biennale da 120 milioni di euro complessivi in estate, nutre dei dubbi sull’effettiva competitività del campionato saudita.

L’ex Inter qualche settimana fa ha dichiarato di voler lavorare in Arabia in futuro ma ancora si sente competitivo in Europa: la pensione dorata al momento può attendere.