Il rinnovo di Rafael Leao sta assumendo i contorni di una telenovela. Il Milan ha già preparato la proposta da recapitare all’entourage del giocatore. E l’incontro era stato fissato in agenda, per discuterne e valutare le posizioni di tutte le parti in causa. Incontro che però è saltato e spunta un retroscena a spiegare il motivo.
Il contratto scade nel 2024 ed il crescente valore del giocatore spingono il Milan a trovare un accordo per il rinnovo il più in fretta possibile. E la proposta rossonera c’è, con un nuovo contratto da 6 milioni l’anno con la promessa di prendersi carico di una parte del debito del calciatore – diviso con il Lille – con lo Sporting da quasi 20 milioni di euro. Ma la questione si complica e non poco. Rafael Leao resta in bilico. L’incontro, che nelle intenzioni del club rossonero sarebbe stato risolutore, non c’è stato. Ed il motivo è presto spiegato.
Come racconta TMW, infatti, al colloquio avrebbe dovuto partecipare l’avvocato di Leao, Ted Dimvula – con i suoi collaboratori -, l’agente Jorge Mendes – in realtà non ufficialmente il procuratore del portoghese – ed il padre del giocatore. Alla fine a Casa Milan la dirigenza della società si è trovata di fronte il solo Dimvula, perché nelle ore antecedenti all’incontro ci sarebbe stato un forte litigio proprio fra l’avvocato ed il papà di Leao. E non è difficile ipotizzare che il motivo del contendere fosse la parte economica e la suddivisione di provvigioni e percentuali.
Dunque, tutto rinviato. Il giocatore, come scrive Alfredo Pedullà sulla Gazzetta dello Sport, sarebbe ben disposto ad accettare un’offerta più bassa di quanto non avrebbe a disposizione lontano dal Milan – in Premier League arriverebbe facilmente a guadagnare 10 milioni o più. Ma l’intervento del padre e la posizione di Mendes non ben definita complicano notevolmente qualsiasi discorso. Oltre, ovviamente, alla questione in sospeso con lo Sporting.