L’ultimo report Deloitte Football Money League ha evidenziato una perdita economica di un miliardo di euro nel corso della stagione 2019/20. Un calo dovuto all’emergenza Coronavirus e riguardante soprattutto i club più ricchi nel panorama calcistico europeo: Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco, Liverpool, Manchester City, Paris Saint-Germain, Tottenham, Juventus, Arsenal, Borussia Dortmund, Atletico Madrid, Inter, Zenit San Pietroburgo, Schalke 04, Everton, Lione, Napoli ed Eintracht Francoforte. Lo scenario futuro, però, è ancor più gravoso. Al termine della stagione 2020/21, i mancati introiti saranno di oltre due miliardi di euro.
Nonostante ogni difficoltà, nella top 10 dei club più ricchi del mondo resiste la Juventus. I bianconeri occupano l’ultimo gradino della graduatoria, molto distanti dalle prime tre della classe quali Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco con oltre 700 milioni di euro di fatturato. Scende il Manchester United. Le altre italiane in lista sono l’Inter (14a) e Napoli (19a), male la Roma che esce dalla top 20 al pari del West Ham. Ventesima posizione per la new entry Eintracht Francoforte.
A pesare sui bilanci delle società di calcio sono i mancati introiti da diritti televisivi e botteghini. Il crollo è stato di 937 milioni di euro per le tv, di 257 milioni di euro per l’assenza dei tifosi dagli stadi. Attenzione anche al settore commerciale: sono 105 i milioni di euro in meno. Una crisi senza precedenti che apre all’ingresso di fondi di investimento, capaci di supportare finanziariamente la sopravvivenza economica dei club. Guardando all’Italia, è il caso dell’Inter. Il gruppo Suning è in contatto con il fondo di private equity Bc Partners, desideroso di acquistare le quote di maggioranza del club nerazzurro.