La Liga

Real Madrid pronto a tagliare gli stipendi del 10-15%

Non sono tempi facili per i club, sia dal punto di vista sportivo, tra positivi, tamponi e isolamenti, sia dal punto di vista economico. Un problema che riguarda tutto il calcio mondiale e che colpisce anche i top club, pronti a fronteggiare il calo degli incassi degli ultimi 8 mesi. Il Real Madrid, infatti, è intenzionato a chiedere ai suoi giocatori un taglio degli stipendi. A rifarlo è La Vanguardia. I Blancos avrebbero proposto ai calciatori della prima squadra un taglio tra il 10 e il 15%.

Con un taglio del 15%, il risparmio ammonterebbe a circa 58 milioni di euro in termini di stipendio dei tesserati. La scorsa stagione, i giocatori e i dirigenti accettarono una riduzione dello stipendio che permise al Real di risparmiare 39 milioni ed evitare l’Erte, uno strumento simile alla cassa integrazione in Italia.

Per i calciatori la trattativa gira intorno al capitano Sergio Ramos. Il club spagnolo spera di raggiungere un accordo con i tesserati in breve tempo. Il calo delle entrate per il 2020/21 del Real Madrid è stimato per una cifra di circa 190 milioni di euro.

Non solo Real Madrid

L’idea di tagliare gli stipendi dei calciatori per salvare il calcio europeo dai disastrosi effetti della pandemia non è una novità per il calcio italiano. Già a fine ottobre, infatti, il presidente della FIGC Gravina avanzò la proposta scrivendo una lettera a FIFA, UEFA, ECA e FIFPro a proposito della questione. “Per garantire la sostenibilità del sistema calcio, si rivela cruciale avere una strategia organica, supportata anche da un impianto regolamentare, che vada a prevedere una riduzione percentuale degli emolumenti a fronte di un mutato scenario macroeconomico” scrisse il numero uno della Federcalcio.

E rimanendo in Italia un club si è già fatto avanti chiedendo ai propri giocatori di decurtarsi il 20% dello stipendio mensile. La società in questione è il Milan, già molto attiva sulla questione risanamento bilancio. Sicuramente un’idea che non rimarrò isolata, vista l’insostenibilità attuale dei costi per qualsiasi squadra di calcio.

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Published by
Giulia Bianchi