Dopo un anno e mezzo circondato da gru e operai ovunque, il Santiago Bernabéu torna in scena con lo scontro di domenica prossima contro il Celta Vigo, quando le sue tribune torneranno ad essere occupate dai tifosi, ma soltanto al 60% della capacità, quindi con circa 48.000 spettatori. Il progetto del “nuovo” Santiago Bernabeu è stato analizzato dal Mundo Deportivo, il quale ha svelato alcuni retroscena riguardanti alcune parti dello stadio madrileno, in particolare la presenza del tetto mobile che potrà essere aperto e chiuso quando sarà necessario.
Il quotidiano spagnolo riporta che il progetto procede a buon ritmo, con il terreno di gioco che a soli cinque giorni dal calcio d’inizio è stato appena installato con la speranza che questo non causerà alcun contrattempo. I sedili che sono stati rimossi durante i lavori di costruzione sono già stati risistemati al loro posto, anche se con alcune modifiche dovute alla presenza di macchinari pesanti intorno agli spalti. Il completamento dei lavori non è previsto fino a ottobre 2022 quindi, da ora in poi, le gru dovranno coesistere con i tifosi per il resto della stagione e durante l’inizio della prossima. Il compito più importante al momento è l’erezione delle quattro capriate, una per ogni lato del rettangolo dello scheletro dello stadio. Durante l’estate, tre di loro sono state installate, mentre l’ultima è attualmente in corso. Queste strutture sono essenziali per sostenere il tetto retrattile e la loro installazione in cima allo stadio richiede la demolizione delle vecchie torri agli angoli della struttura. Una volta che quest’ultima capriata sarà in posizione, la fase finale del progetto inizierà con il rivestimento in acciaio dell’intera struttura, dandole l’aspetto moderno e futuristico che il Real Madrid ha già mostrato nelle sue simulazioni virtuali.
Lasciando da parte la parte logistica e concentrandosi sulla parte economica, il Mundo Deportivo riporta che con il completamento della ristrutturazione dello stadio, si spera che le entrate arrivino a coprire l’investimento dei 575 milioni di euro necessari per avviare il progetto. Una cifra concessa al Real Madrid nel 2019 grazie a un prestito bancario di 30 anni (29,5 milioni di euro all’anno da pagare dal 2023 al 2049) e che, con un interesse fisso (2,5%), portando il costo totale a circa 796,5 milioni di euro.