Che l’Atalanta sia una macchina da gol è ormai risaputo: i meccanismi perfetti hanno portato ad una squadra che gioca in perfetta armonia e che colleziona partita dopo partita numeri e prestazioni davvero straordinari.
La squadra di Gasperini non stupisce ormai più nessuno, né per gioco espresso e né per il concetto che porta in campo in ogni match che affronta. L’aggressività è ciò che alimenta lo spirito combattivo di una compagine che fa del pressing e della tenuta fisica le armi principali del proprio bagaglio. Tutto questo senza però scadere nell’errore banale che in molti commettono, ossia sorvolare sull’enorme qualità presente in rosa: da Romero a Freuler passando per Ilicic e Malinovskyi fino ad arrivare a Muriel, tantissimi calciatori dotati di una tecnica di base fuori dal normale.
Tutti però sono accomunati dal pensiero principale che Gasperini ha inculcato: fare più gol degli altri, ma non in maniera “Zemaniana” bensì con un criterio ben preciso. Partendo da una compattezza difensiva e arrivando a segnare 73 gol in 34 partite stagionali ma a subirne anche 43, di certo non pochi ma neanche tantissimi vista la differenza con quelli segnati.
Questa sera la chiave di volta potrebbe essere però proprio la difesa, come ripetuto spesso anche da Matteo Pessina ieri in occasione della consueta intervista pre gara. L’Atalanta dovrà difendersi in maniera ordinata, con tutti gli uomini in campo questa volta, e sviluppare poi la propria manovra offensiva. Il Real Madrid in difesa concede diverse occasioni, specie senza Casemiro. Ecco, l’assenza del brasiliano potrebbe far sviluppare la chiave tattica di questa partita, il punto a favore da sfruttare ad ogni costo. In quella zona del campo, dinanzi alla difesa dei Blancos, i trequartisti dovranno fare la differenza e con loro Pessina, che questa sera agirà in mediana al posto di Freuler.
L’ex Verona dovrà essere bravo a creare superiorità numerica in quella porzione di campo dove mancherà Casemiro, da una buona difesa arrivare lì e colpire senza pietà. Prima mediano e poi attaccante, il centrocampista orobico avrà da lavorare stasera: lui potrebbe essere la chiave tattica, il profilo ideale per dare la svolta che serve, l’uomo che dovrà fare la differenza, il ragazzo che della posizione e dell’intelligenza fatto le sue armi principali per sostituire Gomez. Una chiusura del cerchio, questa sera, a Madrid, per una notte che, comunque andrà, sarà storica.