David Alaba, in una bella intervista alla Bild, ha raccontato i primi mesi della sua nuova esperienza al Real Madrid dopo una vita passata al Bayern Monaco. Il terzino ha svelato anche un curioso aneddoto sulla maglia numero 4, indossata prima di lui da Sergio Ramos.
SUL NUMERO DI RAMOS: “Il numero 27, che è quello che indossavo al Bayern, non è ammesso in Liga e il club voleva che indossassi il numero 4. Sergio Ramos è una leggenda assoluta. Le sue prestazioni dentro e fuori dal campo lo rendono un modello. Ma io sono Alaba e non voglio essere paragonato agli altri, voglio scrivere qui la mia storia“.
SULL’AIUTO DI KROOS: “Abbiamo sorriso quando ci siamo incontrati nello spogliatoio per la prima volta. Toni mi ha aiutato molto, soprattutto all’inizio, è stato un fattore importante per me quando mi stavo adattando. Anche sua moglie è stata di grande aiuto per il mio compagno“.
SU ANCELOTTI: “Sono molto felice di poter lavorare di nuovo con lui, come persona è molto onesto, e come allenatore porta un’incredibile quantità di esperienza. Il primo giorno, Carlo mi salutò in tedesco, così è rimasto qualcosa del suo periodo in Germania. Ma poi parliamo in inglese“.
SUL CENTRO DI ALLENAMENTO: “Il campo di allenamento della città del Real Madrid è molto grande. Tutti i giocatori hanno la loro stanza in esso. Tra una sessione di allenamento e l’altra, hai un posto dove puoi riposare“.
SUL BACIO ALLO STEMMA NEL GIORNO DELLA PRESENTAZIONE: “Per me è stata una giornata emozionante. Ero felice di essere arrivato e volevo mostrare quanto fossi felice di poter affrontare una nuova sfida. Non volevo provocare nessuno baciando lo scudo, meno che mai il Bayern, dove ho trascorso anni incredibilmente meravigliosi. Rispetterò sempre e vorrò il bene del club. Nessuna azione cambierà la cose“.