Razzismo Maignan, Ad Lega Serie A: “Inseriamo scanner facciali”
Razzismo Maignan – L’Ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul triste episodio legato al portiere del Milan nella gara contro l’Udinese: l’obiettivo è l’inserimento di un software di riconoscimento facciale per identificare subito i protagonisti di tali atti.
Il triste episodio di razzismo legato al portiere del Milan, Mike Maignan, continua ad essere oggetto di discussione. Come già noto, tramite un comunicato, l’Udinese ha affermato di aver individuato il primo “tifoso” colpevole di cori contro l’estremo difensore rossonero. Il responso del club friulano è insindacabile: daspo a vita. In un’intervista rilasciata ai taccuini del Corriere dello Sport, l’Ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha parlato di questo caso, soffermandosi su un piano da attuare in tutti gli Stadi d’Italia. L’obiettivo del dirigente è l’inserimento di un software di riconoscimento facciale per identificare con estrema immediatezza chi si rende protagonista di tali atti vili.
Razzismo Maignan, Ad Lega Serie A: “Costi del piano rilevanti”
Le parole dell’Ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo su come combattere tali episodi di razzismo, come quello di Mike Maignan: “Il piano è dotare gli stadi di tutte le squadre iscritte alla serie A di impianti di videosorveglianza in grado di scannerizzare all’ingresso dello stadio i volti di chi vi accede associandoli ai dati anagrafici presenti nei biglietti nominali, così da risalire immediatamente all’identità dei tifosi che si rendano protagonisti di atteggiamenti di discriminazione razziale“.
“Il progetto non è ancora realtà perché è complesso sia per aspetti giuridici sia organizzativi. I costi sono rilevanti, ma la speranza è riuscire ad approvare il progetto entro la fine di questa stagione. Nonostante la crisi economica conseguente al Covid, la mancata disponibilità dei calciatori a ridursi anche parzialmente gli stipendi, e soprattutto la riottosità della politica a sostenere il nostro calcio di vertice, mi auguro che riusciremo a investire in questa tecnologia perché la riteniamo determinante nella lotta al razzismo e alla violenza negli stadi“.