Giacomo Raspadori, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato delle sensazioni che sta vivendo dopo la vittoria realizzata vestendo la maglia della Nazionale Italiana. Il match contro la Lituania è stato il primo vissuto, nella nazionale maggiore, da titolare: Roberto Mancini ha creduto in lui, lui non ha deluso le aspettative.
Queste le parole del giovane attaccante azzurro: “Sono tornato a casa e ho rivisto la partita contro la Lituania, del resto non avrei dormito. Lì ho capito di aver realizzato un sogno, ma che è anche importante continuare a farlo dandomi nuovi obiettivi. Il paragone con il numero 9 Vialli e il numero 10 Mancini? Ci può stare: mi piace come sintesi e mi ci vedo. Ma soprattutto: non sarebbe male… E l’abbraccio sincero, vero, che mi ha dato Vialli subito prima di Italia-Lituania mi ha scaldato il cuore. E lo porterò sempre con me“.
In merito alla sua esperienza al Sassuolo e all’interessamento dell’Inter nei suoi confronti ha affermato: “Mai pensato di andare via, mai avuti dubbi: per il mio percorso, in questo momento, penso sia la cosa migliore. Mi sono appena affacciato sul calcio dei grandi: la cosa più importante è stare in campo il più possibile. Sono qui da quando avevo 10 anni, sono cresciuto assieme alla società, credo nel migliorare avendo dei valori alle spalle. E in questo spero di essere ispirazione per tanti ragazzi. Inter? Sarei bugiardo se dicessi che non mi faceva piacere. Ho fatto un percorso in crescendo, è normale voler crescere ancora. Ma c’è il momento giusto per ogni ambizione“.