Raspadori: “Futuro? Al momento voglio solo vivermi questo sogno”
Impegnato con l’Italia per gli Europei ed al centro di tantissime voci di mercato, Giacomo Raspadori ha parlato nella giornata di ieri in conferenza stampa. Tra i tanti temi toccati, dichiarazioni anche riguardo un possibile trasferimento quest’estate: “Sono cose che non ritengo importanti. Mi vivo questo sogno al meglio. Cerco di dare il mio contributo, quel che verrà lo vedremo più avanti, sono contento di fare quel che sto facendo”.
Le parole di Raspadori in conferenza stampa
L’integrazione in squadra – “Mi sono sentito subito parte del gruppo, Mancini ci tratta tutti allo stesso modo. Sono stato io che fino a qualche mese fa vedevo questi come idoli e ora ci sono insieme: è stato più difficile per me che per gli altri inserirsi, mi hanno integrato e accolto benissimo. Primo pensiero? E’ stato ‘lo sto facendo veramente’? Però affronto tutto con equilibrio. Mi sentivo pronto, al posto giusto. E’ stato ancora più bello, quando ti senti consapevole te la godi”.
Il ruolo – “De Zerbi ha valorizzato le mie caratteristiche, qui in Nazionale il gioco è simile a quello fatto in questi tre anni con De Zerbi. Si gioca molto con la palla, c’è movimento, non ci sono grandi punti di riferimento. Il fatto che io sia qui è perché le mie caratteristiche del gioco e dei miei compagni possono andare d’accordo e dare qualche visione diversa, qualche modo diverso e soluzione in più”.
L’ispirazione – “Se devo parlare di qualcuno dico Locatelli e Berardi. Sono due punti di riferimento, li vedo al Sassuolo e anche qui. Sono due esempi e punti di riferimento”.
La convocazione – “La prima cosa che mi è stata detta quando sono stato convocato è che, perché sono qui, è che me lo sono meritato. Mi ha dato fiducia, coraggio di affrontare questa avventura. Quando ti inserisci da dietro in un’avventura così è bello, mi hanno dato tanta fiducia e mi ha aiutato”.
I vari paragoni – “Sono giovane, ringrazio chi spende parole positive per me. E’ un motivo d’orgoglio, una spinta per puntare a far quello che hanno fatto, o avvicinarmi, a questi grandi giocatori. Per me è motivo d’orgoglio, è motivo per volermi migliorare ogni giorno”.
Lo studio – “Studio quasi tutte le mattine da solo in camera, anche qui in ritiro. Studio Scienze Motorie, adesso sto studiando anatomia per settembre. Così non faccio quello che mi dicono e basta ma capisco anche i lavori”.