Rapina Theo Hernandez: spuntano clamorose novità

Rapina Theo Hernandez: spuntano clamorose novità

(Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

Questa mattina la Gazzetta dello Sport e l’ANSA hanno dato novità molto importanti per quanto riguarda la rapina a casa Theo Hernandez. Nella casa a Cassano Magnago c’era solo la compagna del giocatore del Milan Zoe Cristofoli. Una serata di grande paura per la compagna del giocatore che si è vista arrivare quattro uomini armati in casa sua. Theo Hernandez non era presente nella loro abitazione poiché impegnato in una cena organizzata dai compagni di squadra. I fatti sono accaduti fra le 20.30 e le 21 e nell’abitazione erano presenti Zoe con il figlio Theo Junior, una cuoca e la tata del piccolo.

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(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Rapina a casa di Theo Hernandez, la dinamica

La rapina è stata messa in atto da quattro uomini incappucciati e armati con pistole i quali, secondo gli inquirenti che stanno seguendo con molta attenzione il caso, sono entrati nella villetta non custodita. Con molta probabilità sono entrati dal retro puntando dritti alla cassaforte. Zoe è stata aggredita, ma per fortuna non è rimasta ferita. Nessuno in casa ha subito violenze e anche il piccolo Theo junior di 6 mesi non è stato minimamente sfiorato. Durante la rapina, durata pochi minuti, Due rapinatori si sono concentrati sugli oggetti di valore in casa. Gli  altri due hanno preso Zoe per un braccio e l’hanno strattonata per farsi indicare la posizione della cassaforte.

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(Photo by Shaun Botterill/Getty Images)

Nel giro di pochi minuti i ladri rastrellano una collezione di orologi, contante e gioielli, prima di dileguarsi senza lasciare tracce: si tratta di un bottino di svariate centinaia di migliaia di euro. Torna in fretta Theo Hernandez, temendo per i suoi familiari, arrivano la vigilanza inviata dal Milan e le forze dell’ordine che esaminano le telecamere di sorveglianza e interrogano Zoe, scossa per l’accaduto. Le indagini adesso sono affidate ai carabinieri, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio.