Ranieri-Roma: la storia fatta giallo e rossa per un bene superiore

Claudio Ranieri è l’allenatore della Roma per la 3^a volta in carriera, ma stavolta la storia ha un significato che anche chi non tifa i colori giallorossi può percepire

“Certi amori non finiscono mai, fanno giri immensi e poi ritornano“. Poi ritornano ancora pensando a quanto sta per prepararsi a vivere Claudio Ranieri, ma anche questa volta il senso di una delle canzoni più famose di Antonello Venditti – guarda caso anche lui tifoso della Roma – si sposa alla perfezione con la mistica del calcio.

Quando le cose vanno male nello sport, nel lavoro o più in generale nella vita, siamo soliti aggrapparci alle certezze, a quelle figure reali o figurative che sappiamo non ci tradiranno mai. Claudio Ranieri è esattamente questo: non è l’usato garantito dei giallorossi, non è l’allenatore chiamato soltanto per condurre alla salvezza una squadra di bassa classifica – caso questo tutt’altro che assimilabile alla Roma. Mister Ranieri per la Roma è la storia fatta persona, la storia di chi ha nelle vene sangue giallorosso, di chi non si è mai tirato indietro nel momento del bisogno – e che anche questa volta non ci ha pensato due volte a tendere la mano al proprio amore, alla Roma.

Dalla scossa allo shock: la Roma e i tifosi hanno perso l’amore, i giocatori le certezze

Tutti hanno sempre detto che alla Roma sarebbe servita una scossa ma nessuno ha considerato cosa ha passato la ‘Lupa’ negli ultimi 9 mesi: l’esonero di uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio; l’arrivo del figliol prodigo, uno dei ragazzi romani e romanisti che hanno scritto la storia giallorossa senza mai dire una parola fuori posto, sempre mettendo lo stemma davanti a tutto e tutti. Problemi societari, problemi di mercato, incomprensioni tra Presidente, ex CEO, allenatore e giocatori. L’esonero senza senso di De Rossi e la chiamata di Ivan Juric. Tutte scosse che non hanno risvegliato la Roma, ma hanno finito per mandare in shock i giocatori e i tifosi.

Il primo amore non si dimentica mai: Ranieri è la storia della Roma

Perché proprio Claudio Ranieri? Perché non Allegri o Terzic, perché non Montella o Mancini? Come detto poco fa, quando sei ferito e ti rinchiudi in te stesso l’unica cosa che può rasserenarti è una figura paterna, una carezza sul viso. Mister Ranieri è la certezza dei giallorossi dal tifoso più anziano al bambino che domenica ha varcato per la prima volta i cancelli dell’Olimpico. “Se fosse stata un’altra squadra ci avrei pensato, ma se la Roma chiama io devo rispondere“. Fate copia-incolla della conferenza stampa di presentazione del 2019 di Claudio Ranieri – anche quella volta subentrato per una situazione di emergenza – rileggetela oggi con le stesse parole e capirete perché Sir Claudio ha accettato questo ruolo.

Non è per soldi, non è per fama, non è per un futuro da dirigente o altre dietrologie. Al cuor non si comanda e se nelle vene scorre sangue giallo e rosso allora la storia di Claudio Ranieri non potrà mai essere lontana dalla sua Roma.