Tra il sogno e la realtà esiste una linea di confine: l’impresa è riuscire a trasformare il primo, frutto del desiderio e dell’inconscio, nella seconda, figlia della logica, della tecnica e della ragione. Con oggi il Glasgow ci ha insegnato che quest’impresa è possibile se alla base c’è la passione per quello che si fa. La conquista del 55esimo titolo non è venuta dal caso, bensì dalla determinazione nel voler rinascere dopo il fallimento tecnico-economico. I Rangers hanno lasciato di sasso tutti gli amanti di questo sport, e adesso si godono la vittoria.
Sono le 13.53 del 7 marzo 2021, il Celtic pareggia in casa del Dundee United e i punti di distacco arrivano a toccare quota venti. A sei giornate dalla fine, i Rangers, dopo dieci anni, è campione di Scozia. Ai cugini biancoverdi, campioni dal 2012, resta la delusione di non essere stati all’altezza di una squadra, semplicemente, onnipotente. Inoltre, il 21 marzo, in occasione dell’Old Firm, il Celtic dovrà ospitare nella sua reggia i nuovi re di Scozia.
Il fallimento è iniziato ufficialmente il 14 giugno 2012, quando il debito da oltre 100 milioni costrinse i Rangers a ricominciare da capo: dalla quarta serie. In pochi mesi sono passati dal giocare nei migliori stadi scozzesi a dover disputare la gara di inizio campionato in uno stadio da 4 mila posti. Il campionato, in realtà, fu giocato per onor di firma: il Glasgow arrivò primo a 24 punti dalla seconda. La stagione 2013-2014 regalò un’altra promozione. Ai Rangers sembrava di viaggiare in un’autostrada dove, nonostante i limiti di velocità, tutti si sentono dei piccoli Schumacher. Ma ad un certo punto, ecco che arriva il primo cartello di “stop”. La sconfitta ai playoff contro il Motherwell negò alla squadra di Glasgow la promozione. Un anno dopo però, con Warburton in panchina, conquista la promozione in Premiership.
L’evento più significativo è stato sicuramente l’arrivo di Steven Gerrard in panchina. Economicamente tra il Celtic e i Rangers vi era un abisso, ma con l’arrivo dell’inglese il divario tecnico si è pian piano ridotto. E, 3585 giorni dopo l’ultima volta, i Rangers siedono nuovamente sul trono dei vincitori.
Le statistiche di questa stagione finiscono di diritto negli Annales Maximi: 28 vittorie, 4 pareggi, 0 sconfitte, 77 gol segnati e 9 subiti. Sedici vittorie su sedici in casa. Anche le grandi europee non possono fare altro che applaudire. Le prime congratulazioni per Gerrard arrivano da casa, cioè dal Liverpool. Il tecnico inglese è indubbiamente l’uomo del momento: il suo sorriso e la sua irriverenza hanno conquistato tutti. In primis il cuore dei tifosi dei Rangers.
I 22 leoni non sono più silenziosi in un piccolo stadio del Nord-Est della Scozia, ma gioiosi sul trono del campionato scozzese. Io triumphe, imbattibile Glasgow.