Ragazzi, io me ne vado: blocca l’allenamento e lo annuncia alla squadra | Terremoto a Trigoria
I giocatori sono stati informati e per alcuni tifosi si tratta di una liberazione. Ecco cosa è successo a Roma nelle ultime ore.
Così non si poteva andare avanti e alla fine, a prevalere, è stato il buon senso. Il bene della Roma viene prima di tutto e tutti, come in ogni grande società con storia e tradizione. Lo scossone è arrivato anche se per certi versi non è stato del tutto inatteso.
La squadra ha delle lacune e la tifoseria non ha digerito alcune scelte. La gestione poi di alcuni momenti cruciali ha lasciato a desiderare. Un tifo spaccato e grande incertezza sul futuro non possono coesistere a lungo e allora meglio separarsi e guardare avanti.
È stata una giornata particolare a Roma, con la dirigenza e i calciatori che, mai come in questo caso, si sono sentiti sulla stessa barca. La decisione è arrivata forte e decisa e ci vorrà del tempo per metabolizzarla. C’è un aspetto che desta un po’ di preoccupazione.
Le modalità e le tempistiche con le quali si è consumato l’addio infatti complicano i piani della Roma per il presente e possono compromettere alcuni equilibri. Ora serve resettare tutto e preparare al meglio la prossima partita. Nel calcio è molto facile voltare pagina.
I motivi dell’addio
Agli operatori di mercato che aveva intercettato in questi ultimi tre anni, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, aveva confessato di essere stanco. Il ciclo è ora ufficialmente terminato, come ammesso dal diretto interessato.
Stiamo parlando ovviamente di Tiago Pinto, ormai ex general manager della Roma, ufficialmente libero dal prossimo 1 febbraio, giusto il tempo di portare a termine la campagna di rafforzamento dei giallorossi. Sul taccuino del portoghese c’è prima di tutto un difensore.
Il retroscena che infiamma la piazza
In questi 3 anni scarsi la figura di Tiago Pinto ha fatto discutere molto la piazza, che lo accusa di non aver consegnato a José Mourinho una squadra all’altezza del doppio impegno. Sono arrivate comunque una Conference League e una finale di Europa League, assieme ai colpi di mercato più freschi come Dybala e Lukaku.
Il dirigente portoghese si sarebbe persino proposto ai club arabi, un’indiscrezione questa che spiega la voglia di cambiare aria. La Roma ora ha ufficialmente bisogno di un nuovo ds ma ringrazia Pinto per l’operato su tanti fronti. Prima dell’1 febbraio i tifosi si aspettano un difensore per mettere una toppa all’emergenza.