Rabiot, corsa contro il tempo | Eppur si muove, ma il francese deve fare in fretta. Altrimenti è fuori

Ultimi giorni a disposizione per Adrien Rabiot per trovare squadra. Trattativa in corso per il francese ma il tempo è tiranno.

Tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zampino. Oppure, il troppo tirare l’arco fa spezzare. Tanti proverbi per l’estate calda di Adrien Rabiot, mai come stavolta a un passo dal restare fuori un’intera stagione. Non era così che doveva andare.

La Juventus si è seduta a quel tavolo per rinnovare, il centrocampista francese ha tirato troppo la corda rinviando il tutto a fine Europeo. La kermesse continentale della Francia è finita prima del tempo, così mamma Veronique, ha deciso di prendere altro tempo per il suo assistito.

Convinto che qualcuno sarebbe venuto a bussare alla porta, Rabiot alla fine ha detto no al rinnovo con la Signora. Mossa sbagliatissima, in quanto il nazionale francese, un po’ come era successo con Osimhen, non ha messo in preventivo la volatilità del mercato.

Sì perché le nuove norme (restrittive) in Premier hanno prodotto un altro approccio alle inglesi, non più spendaccione come un’annata fa. Se a questo ci aggiungiamo che gli arabi non stanno offrendo più mari e monti alle europee, ecco spiegato il patatrac di un signor giocatore che a settembre inoltrato di certo non parteciperà alle coppe europee. Il minore dei mali.

Tic-tac, tic-tac

Il tempo corre ma anche stringe. La trattativa, neanche poi tanto convinta, di un Milan che ha provato a vendere Bennacer per far posto ad Adrien Rabiot, è ben presto naufragata. A soli 29 anni e nonostante un curriculum enorme, il centrocampista francese è senza squadra.

Non gli resta un’unica possibilità visto che italiane, inglesi, spagnole, tedesche e francese, non si sono fatte più vive dalle parti di casa sua. Quale destinazione? La stessa che ha permesso a Napoli, Juventus e Fiorentina di togliersi esuberi che andavano a pesare sul monte ingaggi. Solo che Rabiot a poco tempo a disposizione.

Trattativa in stand by

Complice la chiusura di tutti gli altri mercati calcistici di alto livello, non resta quello turco, il campionato ora di Osimhen (Galatasaray), Kostic (Fenerbahce), Brekalo e Barak (Kasimpasa). Il Gala avrebbe intensificato la trattativa. Ma le richieste altissime di mamma Veronique, che da sempre lo assiste, non sta facendo decollare la trattativa.

Il problema è che il mercato turco chiude il prossimo 13 settembre. E soprattutto, il francese non sta cambiando affatto strategia di mercato. Molti osservatori ipotizzano che dietro i dubbi di Rabiot vi sia il sogno di vestire la maglia del Real Madrid. Ma Florentino non si è fatto mai sentire. Meglio accettare il Gala, il rischio di restare fermo fino a gennaio (con tutto ciò che ne consegue) è molto alto.