Fabio Quagliarella, un fuoriclasse eterno della Sampdoria. Domenica, nella partita contro la Fiorentina, è entrato al 64esimo minuto e 7 minuti più tardi ha segnato il gol del definitivo 2-1. L’ottavo in questa stagione. Il 92esimo con questa maglia. Il secondo miglior marcatore della storia blucerchiata in Serie A. Con i suoi 38 anni, continua a stupire tutto il calcio italiano, riuscendo a giocare ancora come un ragazzino.
Nacque nell’83’ a Castellammare di Stabia e si inserì subito nel panorama calcistico. A 10 anni iniziò a giocare nelle giovanili del Torino e fece l’esordio in Serie A con la maglia granata nel 2000. Dopo vari prestiti alla Fiorentina, al Chieti e all’Ascoli, nella stagione 2006/2007 passò alla Sampdoria, mettendosi in mostra con 13 reti in stagione. Dopo la cessione all’Udinese, vestì la stagione successiva la maglia del Napoli, città vicina a dove nacque. I tifosi non gli perdonarono inizialmente il suo passaggio alla Juventus nel 2010, definendolo come un “traditore“. Nel 2014 ritornò a vestire la maglia del Torino dopo 9 anni, ma ebbe una discussione accesa con i tifosi per via di una mancata esultanza dopo un gol segnato al Napoli. Quell’episodio lo fece ritornare alla Sampdoria nel 2016, diventando uno dei migliori marcatori della storia blucerchiata.
Dal 1946 al 1953 Bassetto conquistò il cuore dei tifosi realizzando 92 reti in Serie A. Realizzò, inoltre, il primo gol ufficiale della Sampdoria il 22 settembre 1946, nella gara persa contro la Roma per 3-1.
Acquistato prima nella stagione 2006/2007, per poi essere ceduto e ritornare nel 2016, Fabio Quagliarella ha appena raggiunto Bassetto in classifica. Anche lui quota 92 gol nel massimo campionato italiano. Appena arrivò nel 2006, nella stessa stagione, segnò dopo un mese una doppietta con un gol da 20 metri contro la Fiorentina, una rete in rovesciata contro la Reggina e con un pallonetto da centrocampo contro il Chievo. Di certo non un giocatore da gol semplici.
Il miglior marcatore della storia della Sampdoria in Serie A: 132 reti. Insuperabile. Una carriera quasi interamente giocata con questa maglia, dal 1982 al 1997. Il più amato di sempre da tutta la tifoseria per le emozioni che regalava in campo.