Qatar, già finito l’effetto Mondiale? Fischi e tribune vuote al 60′
Un esordio peggiore ai Mondiali di quello della nazionale del Qatar era difficile da immaginare. I padroni di casa hanno disputato una bruttissima gara inauguarale contro l’Ecuador ed hanno meritatemente perso per 2-0. Il livello di un Campionato del Mondo di calcio è sembrato essere troppo alto per i qatarioti, ai quali è mancato proprio tutto nei 90′ minuti disputati contro i sudamericani. La nazionale allenata da Felix Sanchez, oltre a degli evidenti limiti tecnici, ha palesato anche una totale mancanza di mordente e di voglia di ribaltare il risultato.
Il Qatar, infatti, non si è praticamente mai reso pericoloso dalle parti del portiere ecuatoriano Galindez, se non con un tiro di Muntari nei minuti finali. Un fallimento totale, soprattutto se si pensa a quanto speso dallo stato emiratino in questi anni per provare a creare una nazionale competitiva. Il destino al Mondiale del Qatar è già appeso ad un filo. I padroni di casa, infatti, nelle prossime due partite affronteranno avversari come il Senegal e l’Olanda. Due rappresentative nazionali non di certo semplici o agevoli da affrontare.
Qatar, esordio ai Mondiali da dimenticare
Il brutto avvio di Mondiale del Qatar è riassumibile in un solo dato: è la prima volta nella storia che la nazione ospitante perde il match d’esordio. Non era mai accaduto prima. La brutta prova offerta dagli uomini allenati da Felix Sanchez e anche quella dello stesso allenatore, incapace di apportare modifiche tattiche e spesso inquadrato dalle telecamere a fissare il vuoto, non è di certo passata inosservata tra il pubblico presente sugli spalti dello stadio Al-Bayt di Al Khor.
I tifosi qatarioti hanno palesato tutto il loro malcontento abbandonando in massa l’impianto di gioco al 60′. Al triplice fischio di chiusura del direttore di gara Daniele Orsato, quelli ancora rimasti sugli spalti hanno surclassato di fischi la nazionale padrona di casa. Non un bell’inizio dunque per una nazionale ed un paese come il Qatar che puntava molto sui Mondiali per provare a dare al mondo un’immagine migliore di se anche a livello di passione per lo sport che invece è quasi del tutto venuta a mancare dopo un’ora di gioco.