Qatar 2022: “Manifestazioni pubbliche tra gay non consentite”

Qatar 2022: “Manifestazioni pubbliche tra gay non consentite”

(Photo by Clive Rose/Getty Images for Qatar 2022)

Il Mondiale in Qatar a un anno dall’inizio è già la competizione tra nazionali di calcio più discussa di sempre. Le migliaia di persone morte per la costruzione di stadi futuristici, violando ripetutamente i diritti dell’uomo; lo scandalo sull’assegnazione e il caos in cui verranno gettati i calendari della prossima stagione per lo svolgimento della competizione a novembre. Oggi per peggiorare la situazione, ha parlato Asser Al-Khater, presidente del comitato organizzatore dei Mondiali in Qatar, che, con una nonchalance terrificante, ha parlato dei diritti degli omosessuali in Qatar durante il Mondiale. Queste le dichiarazioni scioccanti:

“Le manifestazioni pubbliche di affetto tra gay sono disapprovate e questo vale per tutti. Il Qatar e i Paesi limitrofi sono molto conservatori e chiediamo ai tifosi rispetto. Siamo sicuri che lo faranno, così come noi rispettiamo le diverse culture, speriamo che lo sia anche la nostra”.

Poi un piccolo passo indietro, in risposta alle dichiarazioni di Josh Cavallo, il calciatore australiano che un mese fa fece coming out e disse:

“Provo paura al pensiero di andare a giocare il primo Mondiale in un Paese arabo, dove l’omosessualità è potenzialmente punibile con la morte”

Asser Al-Khater ha “rassicurato” che chiunque parteciperà alla Coppa del Mondo sarà al sicuro, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale. Poi ha terminato il discorso mostrando un po’ di timore per le possibili proteste a riguardo durante la competizione:

“Sappiamo che il Mondiale è un possibile palcoscenico per proteste su questi temi, ma non siamo preoccupati”

Le sue parole non faranno altro che buttare benzina sul fuoco in vista del Mondiale. Parole gravi che si spera la FIFA e non solo condannino pesantemente il più presto possibile, intervenendo al riguardo con forza e decisione.