Qatar 2022, la top 11 della fase a gironi: tra conferme e sorprese
Il Mondiale di Qatar 2022 corre veloce ed ha già archiviato la fase a gironi. Da oggi si inizia a fare davvero sul serio con l’inizio degli ottavi di finale della competizione. La rassegna iridata entrerà nel vivo, ma in queste prime due settimane di Mondiali si possono comunque fare i primi bilanci. Si può fare una top 11 della fase a gironi, con i giocatori che si sono maggiormente distinti negli 8 gruppi.
Qatar 2022, la top 11 della fase a gironi. Bene la Francia, il Brasile piazza Richarlison ma sono tante le sorprese
Schierati con un ipotetico 4-3-3 il miglior 11 della fase a gironi vede in porta il portiere della Polonia Wojciech Szczesny. I polacchi si sono qualificati agli ottavi di finale da secondi nel Gruppo C e non hanno disputato una grandissima prima fase, battendo solo l’Arabia Saudita e passando solo per la differenza reti sul Messico. Una delle note più liete è stato però l’estremo difensore della Juve, che nelle tre partite della fase a gironi ha parato ben due rigori: uno ad Al-Dossari dell’Aravia Saudita (strepitoso anche sulla respinta) e il secondo, ben più importante quello respinto a Messi. Due gol evitati e che hanno avuto un peso enorme sul passaggio della Polonia.
La linea difensiva a 4 parte con Josko Gvardiol, il difensore classe 2002 della Croazia. Se i vice campioni del Mondo hanno subito 1 solo gol nella fase a gironi (per altro ininfluente ai fini del risultato) è merito soprattutto del giovanissimo e talentuoso centrale in forza al Lipsia. Solidità unite a forza fisica e personalità da leader, Gvardiol è cresciuto di partita in partita. Fenemonale in marcatura su Lukaku nell’ultima e decisiva sfida del girone contro il Belgio.
La coppia di centrali inizia a comporsi con Kalidou Koulibaly. Il capitano e pilastro del Senegal è stato il leader dei suoi nella fase a gironi, permettendo agli africani di passare il turno con 2 vittorie su 3. Non solo difesa, ma anche gol pesanti. Sua infatti la rete decisiva per battere l’Ecuador.
Una delle sorprese dei Mondiali finora è la qualificazione dell’Australia, riuscita a passare nel Gruppo D da seconda davanti a Danimarca e Tunisia e dietro solo alla Francia. Uno degli uomini chiave dei Socceroos è stato certamente Harry Souttar, il gigatesco difensore che milita nello Stoke City, che con il suo 1,98 d’altezza ha letteralmente alzato un muro tra sè e gli avversari. Probabilmente non un difensore moderno e stra veloce, ma efficace, grintoso e di grande carisma.
A chiudere il reparto arretrato è Theo Hernandez. Il terzino sinistro del Milan e della Francia ha iniziato il suo Mondiale da subentrato, entrando nel match d’esordio contro l’Australia per sostituire il fratello Lucas infortunato. Da lì un crescendo di prestazioni a suon di tecnica e velocità. Assist per Rabiot dopo pochi minuti dall’ingresso e altro servizio per Mbappé nel match successivo contro la Danimarca. In generale una nuova arma offensiva e pericolosa nel già straordinario potenziale d’attacco dei Campioni del Mondo.
Il centrocampo a tre vede tre sorprese. In mediana un posto va di diritto ad Enzo Fernandez. La mezzala classe 2001 dell’Argentina e del Benfica è stata una delle rivelazioni di questa prima parte di Mondiale. In tre partite giocate mette a referto 1 gol (strepitoso contro il Messico) e 1 assist (al compagno Julian Alvarez contro la Polonia) e in generale regala l dinamismo e la corsa che serve a rivitalizzare l’Albiceleste.
In mezzo c’è spazio anche per Tyler Adams. Il regista classe 1999 degli Stati Uniti e in forza al Lipsia è il cuore e la mente del centrocampo a stelle e strisce. Non solo geometrie, ma tanta, tantissima corsa. Intelligenza tattica e polmoni fuori dal comune per l’uomo ovunque della mediana americana.
Il reparto di centrocampo si chiude con Sofyan Amrabat. Il mediano della Fiorentina sta disputando un Mondiale di livello altissimo con il suo Marocco, passato incredibilemente da primo nel gruppo che comprendeva la Croazia e il Belgio. Meno qualità, ma un sacrificio e un attenzione in copertura della difesa da giocatore di prima classe. Recupera palloni instancabile e primo costruttore di gioco dei nordafricani. Forse la più grande “scoperta” finora.
Si passa al reparto d’attacco. Nel tridente non può non avere posto Kylian Mbappé. Il fenomeno della Francia è già a quota 3 gol nel Mondiale ed in Qatar è arrivato in una forma incredibile. Velocità supersonica, scatti e accelerazioni nel repertorio e fiuto del gol da attaccante vero. Cerca la definitiva consacrazione a migliore del mondo, trascinando la Francia al bis Mondiale.
Assieme al 10 transalpino in avanti si fa spazio Cody Gakpo. Il talento classe 1999 del PSV ha segnato 3 gol finora ed ha trascinato l’Olanda agli ottavi di finale. Gol, classe e tecnica a servizio della squadra Oranje. E il bottino può aumentare.
La top 11 si chiude con Richarlison. L’attaccante atipico del Brasile si merita il posto per la sua doppietta contro la Serbia nel match d’esordio dei Verdeoro. Soprattutto per il secondo gol, un incedibile stop e girata in una frazione di secondo. Sarà l’Unsung Hero del Brasile in questo Mondiale?.