Qatar 2022, la top 11 del Mondiale secondo la nostra redazione
Il Mondiale di Qatar 2022 si è ufficialmente concluso con la incredibile ma meritata vittoria dell’Argentina, con l’Albiceleste che ha trionfato ai calci di rigore contro la Francia al termine di una finale che è già entrata nella storia del calcio.
Qatar 2022, la top 11 del Mondiale secondo CiP: tanta Argentina e Francia, poi Croazia con Gvardiol e Modric e la sorpresa Marocco
Come ogni fine torneo è tempo di bilanci su quello che è stato e su quello che Qatar 2022 ha offerto in campo. Di seguito vi proponiamo una top 11 ideale dei migliori giocatori visti al Mondiale, secondo la redazione di Calcio in Pillole.
Schierato con un ipotetico 4-3-3 la nostra formazione Mondiale non può che partire ovviamente da Emiliano Martinez. Il portiere dell’Argentina ha chiuso il torneo come miglior estremo difensore della competizione ed è stato letteralmente decisivo quando l’Albiceleste ha avuto bisogno di lui. Due rigori neutralizzati a Van Dijk e Berghuis nel quarto di finale contro l’Olanda e muro a Coman nella Finale di ieri ancora nella lotteria dagli 11 metri. Semplicemente un eroe.
La difesa parte con Achraf Hakimi, terzino destro della sorpresa Marocco. L’esterno del PSG ha disputato un Mondiale da leader, magari non al massimo delle sue potenzialità offensive ma molto attento in difesa e regalando calcio spettacolo con il compagno di fascia destra Ziyech. L’Highlight del suo torneo è certamente il cucchiaio con cui supera Unai Simon nell’ottavo di finale contro la Spagna.
Uno dei due centrali di difesa non può che essere Josko Gvardiol. Il classe 2002 della Croazia è stata una delle rivelazioni del Mondiale. Forza fisica, velocità e leadership difensiva nonostante la giovanissima età. Gvardiol è stato il muro che ha permesso ai croati di arrivare fino in semifinale. Unica partita sbagliata proprio quella contro l’Argentina, ma non macchia il suo straordinario torneo.
A fargli compagnia Dayot Upamecano. Il centrale della Francia ha disputato un Mondiale di livello altissimo, mostrando cosa deve essere un difensore nel calcio moderno. Fisicità imponente, ma anche pressing sull’avversario e incredibile senso dell’anticipo. Il futuro della Francia nel reparto arretrato è in ottime mani.
A chiudere il reparto un altro francese, vale a dire Theo Hernandez. A dir la verità il Mondiale del terzino sinistro rossonero è stato un sali e scendi. Una fase a girone invidiabile e straripante con due assist nelle prime due partite e una connessione in nome della velocità con Mbappé. Poi un calo nella fase ad eliminazione diretta, ma con il picco di luce nell’importantissimo gol in semifinale contro il Marocco. Male ieri in finale, ma complessivamente un ottimo Mondiale.
Passiamo al centrocampo. In mezzo premio strameritato per Sofyan Amrabat. Il centrocampista del Marocco (e della Fiorentina) è stata la grandissima sorpresa di Qatar 2022. Prestazioni di livello sontuoso, capace di reggere assieme ad un gruppo formidabile un intero reparto. Sofyan ci ha messo tutto: agressività, intensità e un’enorme intelligenza tattica. La diga in mezzo che ha permesso al Marocco di fare un Mondiale da ricordare.
Si alza la qualità ed a centrocampo c’è spazio anche per Luka Modric. A 37 anni il capitano della Croazia ha illuminato i campi del Qatar. Se Brozovic e Kovacic sono stati ottimi orchestrali, lui è stato il direttore. Quantità e classe a non finire, vero centro di gravità di tutta la manovra di gioco della Nazionale di Dalic.
Il centrocampo si chiude con Enzo Fernandez. Il tuttocampista classe 2001 dell’Argentina si è aggudicato meritamente il Premio come Miglior Giovane e Qatar 2022 lo ha proiettato nella dimensione dei grandissimi. Il gol capolavoro contro il Messico gli ha aperto le porte della titolarità e da lì non la ha più lasciata. Da regista basso o da mezzala, è stato la dinamite e la linfa nuova del centrocampo Albiceleste.
In attacco c’erano davvero pochi dubbi e il tridente ideale del Mondiale rappresenta l’Everest del calcio contempoaneo. L’ultimo atto è stato amaro per lui, ma Kylian Mbappé è stato uno dei grandissimi protagonisti del Mondiale. Era l’uomo più atteso e lui ha ripagato tutti con 8 gol in 7 partite (miglior marcatore del torneo) e con una storica tripletta nella Finale, come solo Hurst nel 1966. Paradossale che non sia bastato a lui e alla Francia, ma il futuro è solo dalla sua parte.
Un’altra grande rivelazione del Mondiale è stata Julian Alvarez. L’attaccante classe 2001 del’Argentina ha iniziato il proprio torneo come riserva di Lautaro Martinez, e lo ha chiuso con una Finale giocata da titolare. In mezzo 4 gol in 7 partite, tra cui una doppietta in semifinale contro la Croazia.
Non possiamo che chiudere con il migliore di tutti, il miglior giocatore del Mondiale e da ieri Re indiscusso di Doha. Sua maestà Lionel Messi. Doveva essere la sua ultima apparizione nel massimo torneo calcistico e ha scritto la storia che voleva scrivere, con un finale pazzesco, assurdo ma pieno di gioia. Un uomo che ha trascinato una Nazione ed un paese alla vittoria. Potremmo dire tanto ma ci sono i numeri: 7 gol e 3 assist in 7 partite e la gloria eterna.