Qatar 2022, Infantino interrogato dai giudici: Le Monde sgancia la bomba

Infantino

(Photo by ADEK BERRY/AFP via Getty Images)

Ancora questioni sulla gestione dell’attribuzione dei Mondiali a Qatar 2022. Gianni Infantino avrebbe dovuto rispondere a quello che si mise in atto nel periodo di attribuzione del Mondiale al Qatar. Una bella gatta da pelare secondo il quotidiano francese questa. E’ stato poi Infantino stesso a rivelare che era il primo ad essere rimasto sorpreso dall’assegnazione dei Mondiali al Qatar. Questa la ricostruzione dell’accaduto.

Infantino
(Photo by Miguel Schincariol/Getty Images)

Qatar 2022, per Infantino non c’è pace.

Secondo il quotidiano Le Monde, il presidente della FIFA Gianni Infantino sarebbe sotto l’occhio del ciclone. Il presidente della Fifa ha dovuto rispondere ai giudici francesi per il Mondiale in Qatar. L’interrogatorio si svolse a Zurigo, rivela il quotidiano francese, nell’ambito dell’inchiesta per corruzione avviata nel 2019 dalla Procura finanziaria francese, ad opera dei giudici istruttori Marc Sommerer e Virginie Tilmont.

Infantino si sarebbe definito come il più sorpreso quando l’attribuzione venne ratificata proprio al Qatar. Secondo il quotidiano francese, comunque, il numero uno della Fifa è stato interrogato in particolare sul decisivo “pranzo segreto” che si era svolto 10 giorni prima dell’attribuzione dei Mondiali nelle sale dell’Eliseo, con l’allora presidente Nicolas Sarkozy, l’emiro del Qatar e Platini – che cambiò da allora la sua preferenza di voto, che era stata fino ad allora per gli Stati Uniti – Infantino dice di non saperne “un granche'”. “Non potrei neppure dirvi – ha dichiarato il presidente Fifa – quando Platini ha deciso di votare per il Qatar, perche’ non ne parlavamo spesso. Secondo me, dalle discussioni che avevamo avuto all’inizio, lui propendeva per gli Stati Uniti. Poi alla fine ha deciso di dare il voto al Qatar. Se abbia deciso prima o dopo quel pranzo, io non lo so. Di certo, dopo quel pranzo, era più convinto“.

Insomma con il Mondiale alle porte, sicuramente, il clima non è quello dei più sereni per approcciare alla prima competizione internazionale e globale in quel del Qatar.