La delusione per la mancata partecipazione dell’Italia al Mondiale 2022 in Qatar al via domenica non è stata ancora smaltita. Addetti ai lavori e i tifosi Azzurri si interrogano sui motivi che hanno portato alla seconda esclusione dopo quella del 2018. Dopo l’Europeo vinto nell’estate 2021 nessuno poteva immaginarsi un esito simile. L’ultima partecipazione della Nazionale Azzurra resta dunque quella del 2014. E proprio un protagonista del nuovo corso di Roberto Mancini sarà uno dei grandi assenti in Qatar. Stiamo parlando di Sandro Tonali, centrocampista classe 2000 del Milan scudettato di Stefano Pioli. Il regista possiede tutte le caratteristiche per diventare un punto fermo anche dell’Italia e la mancata partecipazione alla rassegna iridata suona quasi come una beffa rispetto a quel percorso di consacrazione avviato dall’ex Brescia nell’ultimo anno e mezzo.
Tonali, che ha da poco rinnovato il proprio contratto con il Milan fino al 30 giugno del 2027, avrà ora tempo per prepararsi prima all’Europeo del 2024 e poi al successivo Mondiale in programma nel 2026, appuntamento assolutamente da non fallire per l’Italia. Mancini sta seguendo molto da vicino la crescita del numero 8 del Milan che possiede non solo le qualità tecniche e fisiche ma anche quelle morali per raccogliere l’eredità dei vari Chiellini, Bonucci e Jorginho. Il Qatar avrebbe potuto sicuramente accelerare il suo percorso di maturazione ma anche da una delusione così grande si può ripartire ancora più forte. Sandro ha tutte le carte in regola per diventare un titolare stabile dell’undici di Roberto Mancini.
Dall’inizio della sua avventura con la maglia del Milan sono 101 le presenze del centrocampista bresciano tra campionato, Champions League, Coppa Italia e Europa League con 6 gol all’attivo. Sono 6 anche le presenze con la Nazionale di Mancini: un bottino destinato ad essere incrementato nei prossimi mesi quando Tonali, in coppia con Barella, diventerà il fulcro della metà campo dell’Italia. Il tempo del resto è dalla sua parte.