“Può finire a un semaforo”. La frase shock di Burgos a Yamal
Scoppia la polemica per la battuta di Burgos verso Yamal: sottinteso razzista, l’ex portiere è stato licenziato in tronco.
Uno è un ex portiere ed ex collaboratore di Diego Pablo Simeone oggi commentatore televisivo, l’altro è uno dei giovani più promettenti del panorama calcistico mondiale. E oggi sono i protagonisti di un episodio molto spiacevole che ha lasciato notevoli strascichi.
German Burgos, noto come “El Mono”, ha un passato con le maglie di River Plate e di Atletico Madrid, oltre che della Nazionale argentina a cavallo fra gli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000. È stato per anni anche il vice del Cholo Simeone nelle sue esperienze sia al Catania che all’Atleti, prima di provare la carriera da capo allenatore – non molto fortunata.
E poco fortunata è anche l’espressione usata verso Lamine Yamal, la giovane stellina del Barcellona che sta attirando le attenzioni di tutti con il suo talento e la sua personalità nonostante i 16 anni. Quella che doveva essere forse una battuta, gli è costata anche il posto da commentatore.
Burgos, frase infelice su Yamal
In Spagna, i diritti di trasmissione delle partite di Champions League sono nelle mani della piattaforma Movistar, che si occupa di telefonia ma che da qualche anno ormai opera anche nel settore tv e streaming con l’estensione Movistar Plus+.
Burgos collabora con Movistar come commentatore ed era negli studi nel pre partita di PSG-Barcellona. Sulle immagini di Yamal che si riscalda, il Mono ha la geniale idea di uscirsene così: “Il calcio è come la vita. Se non gli va bene rischia di ritrovarsi al semaforo“. Una battuta in riferimento alle giocate di Yamal che ha scatenato le polemiche.
L’espressione si riferisce al fatto che ai semafori si ritrovano gli artisti di strada come i giocolieri, ma il sottinteso razzista è chiaro ed evidente. Tanto che a fine partita il Barcellona ha deciso di non mandare alcun tesserato per le interviste con l’emittente.
Burgos licenziato in tronco
Negli studi la battuta è stata accolta con risate, ma il day after è da lacrime. La Movistar ha infatti deciso di licenziare in tronco Burgos, emettendo un comunicato in cui spiega: “La piattaforma si scusa pubblicamente. Movistar Plus+ condanna qualsiasi tipo di discriminazione e non consentirà questo tipo di commenti da parte di nessuno dei lavoratori o collaboratori collegati alla piattaforma. A seguito di quanto accaduto, la piattaforma adotterà le misure adeguate per garantire che tali eventi non si ripetano”.
Burgos si è anche scusato, dicendo: “Il mio è stato un commento che non voleva ferire nessuno e chiedo scusa. Facendo una battuta finisci nei guai, e di questi tempi devi accettare la cosa e chiedere scusa”.