In casa Paris Saint-Germain non c’è pace. Da inizio stagione, settimana dopo settimana, si è verificato un continuo susseguirsi di casi di malumore da parte dei tesserati del club francese. Prima il ballottaggio tra i pali che ha coinvolto Donnarumma e Navas, poi il mancato saluto tra Pochettino e Messi appena sostituito. A seguire ci si è messo Mbappè, che prima dalla panchina chiama “barbone” il suo compagno Neymar e dopo ribadisce alla stampa mondiale la sua volontà di giocare nel Real Madrid.
Questa volta è il turno di Georginio Wijnaldum, trasferitosi in estate dal Liverpool al PSG. Solo 502 minuti giocati in 11 partite per il centrocampista olandese che, senza fare troppi giri di parole, ha rilasciato alcune dichiarazioni di malcontento in un’intervista a NOS, ammettendo di non essere soddisfatto di questa prima parte di esperienza che sta vivendo a Parigi. In seguito quanto ha detto:
“Non posso dire di essere completamente felice, la situazione non è quella che volevo. Ma questo è il calcio, sono un combattente e devo rimanere positivo e lavorare sodo per cambiare questa situazione. Negli ultimi anni ho giocato molto, ho sempre avuto una buona condizione e ho fatto anche molto bene. Adesso le cose stanno diversamente e mi devo abituare. Certo, è un po’ difficile, non vedevo l’ora di fare un passo avanti nella mia carriera e invece ora succede questo.” Lo scarso impiego sotto la Torre Eiffel rischia di costargli anche un posto in nazionale, e su quest’eventualità l’ex Reds si è espresso così: “Penso che questa sia una preoccupazione primaria per ogni giocatore e quando non giochi, è normale essere preoccupati. Però siamo soltanto all’inizio della stagione, possono succedere ancora tante cose e rimango positivo”.