Calcio Estero

PSG, parla Fabian Ruiz: “In Francia sto benissimo”

L’ex centrocampista del Napoli, ora in forza al PSG Fabian Ruiz ha parlato al Corriere dello Sport della sua situazione e dei partenopei.

Per un soffio non è riuscito a vincere lo scudetto con la maglia azzurra del Napoli indosso, ma Fabian Ruiz non appare pentito delle scelte che ha fatto, mostrando, al contrario, grande gioia per la sua ex squadra a fronte dello storico titolo conquistato. Il centrocampista del PSG, che in queste settimane è spesso associato alla Juventus in ottica mercato, ha parlato al Corriere dello Sport della sua situazione a tutto tondo, spaziando dal suo adattamento alla Francia fino alle questioni della Serie A, passando da un commento sulla posizione di Italia e Spagna in ottica Europei. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni, riportate, appunto, dal quotidiano romano.

(Photo by FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

PSG, le dichiarazioni di Fabian Ruiz sulla sua situazione, sul Napoli ed Euro 2024

La scelta di lasciare Napoli
“Se sono pentito? E’ il contrario, sono molto felice per il traguardo conquistato dalla mia ex squadra. Sono contento per tutti, per me, che ho vinto il mio primo titolo in carriera, e per il Napoli, città, tifosi ed ex compagni. Io continuo ad essere legatissimo a quell’ambiente, hanno meritato di vincere lo scudetto per come vivono il calcio. Sicuramente mi avrebbe fatto piacere vincere quel titolo da protagonista, ma in Francia sto benissimo”.

Sulla crisi del Napoli nella parentesi Garcia
“Non so che cosa sia successo, ma è evidente che qualcosa sia andato storto”.

Sulle posizioni di Italia e Spagna ai prossimi Europei
“La Spagna per me è nel gruppo delle favorite. L’Italia ha il suo destino nelle proprie mani in ottica qualificazione, ma penso che ce la farà. Sicuramente sta soffrendo il fatto di aver mancato la qualificazione ai Mondiali, ma agli Europei credo che ci saranno per difendere il titolo. Il vostro paese mi ha accolto e trattato bene, e sento un affetto particolare”.

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Published by
Francesco Lionetti