Giovanni Kean si è concesso ai microfoni di gazzetta.it per parlare del fratello Moise, protagonista in Ligue 1 e Champions League con la maglia del Paris Saint-Germain. Queste le sue dichiarazioni: “Di solito parliamo prima e dopo la partita. Nel pomeriggio lo avevo sentito molto carico, freddo. Non lascia trasparire le sue sensazioni, non sente la pressione. L’emozione sicuramente c’è stata, era la prima al Camp Nou. La sera era super contento, lo percepivo dalla voce. Messi? Alla fine si sono pure stretti la mano. Mi ha detto che ha realizzato un sogno, fino a poco tempo fa si divertiva a usarlo alla Play Station. Poche volte l’ho visto tanto sicuro di sé. Sembrava che una partita del genere l’avesse giocata già una trentina di volte. Quando scende in campo così, non ce n’è per nessuno”.
Sul tecnico Mauricio Pochettino: “Molto bene. Lavora tanto con la tattica, ha cambiato il modo di giocare del Psg. Ora è una squadra più organizzata, ha più identità. Lo spogliatoio è unito, anche i più giovani fra di loro sono affiatati. Moise ha legato tanto con Kimpembe, Kehrer, Bakker, Di Maria e Mbappé. Moise è un ragazzo molto socievole, e poi lo hanno fatto sentire a casa fin dal primo giorno”.