Il PSG ha ufficializzato il nome dell’allenatore che subentra a Mauricio Pochettino alla guida del club parigino: sarà Cristophe Galtier. Per il tecnico marsigliese si tratta della prima esperienza al PSG, non avendo mai giocato, nè allenato in questo club. In un certo senso si può dire che Galtier abbia sempre ricoperto il ruolo di antagonista del club. Con il picco più alto raggiunto nella stagione 2020/21, quando il suo Lille ha vinto la Ligue 1 a discapito proprio del PSG.
Galtier subentra a Pochettino, il cui ruolo sulla panchina del club non è stato visto di buon occhio a Parigi. Soprattutto per quanto riguarda l’eliminazione negli ottavi di Champions League ai danni del Real Madrid e la poca influenza nel caso-Mbappé. L’ex-difensore, tra le altre, di St. Etienne e Olympique Marsiglia sa che dorvà alzare l’asticella delle ambizioni e punatre alla vittoria in Europa, non solo in patria come fatto finora.
Nella giornata di oggi è arrivata anche la prima conferenza stampa e le prime parole di Galtier da nuovo allenatore del PSG.
“Sono commosso e orgoglioso, Sono arrivato 45 minuti fa al Parco dei Principi e ho visto la frase “Ici c’est Paris“, una frase che racchiude tante aspetattive. Sono preparato e se ho accettato questa responsabilità, significa che ne sono capace.
Da soli è molto difficile lavorare e vincere, ma insieme siamo più forti. La presenza di Luis Campos è stato un fattore determinante.
Lo spogliatoio è formato da campioni, giocatori che vogliono sempre vincere, ma ho già lavorato in ambienti dove c’era tanto ego. La prima cosa da fare è parlare con loro. Ma dovrò anche impormi. L’obiettivo è avere un progetto comune senza nessun compromesso. So che avrò il supporto della mia dirigenza per sanzionare qualsiasi giocatore. Non ho ancora incontrato i giocatori, mi adatterò alla rosa.
Ho già un’idea di cosa voglio vedere. Voglio un gioco offensivo, dovrò mettere i miei giocatori nella posizione migliore possibile. Si parla molto di una difesa a tre, sono orientato ad usare questo assetto. Come allenatore francese, sono stato molto felice che Kylian sia rimasto. È uno dei migliori giocatori al mondo. So cosa si aspetta dalla squadra. Conosciamo i suoi punti di forza. Se tutti saranno al servizio del collettivo, il PSG farà una grande stagione. Spero che lui sia decisivo come la scorsa stagione.
Incontrerò presto anche i portieri. In linea di principio voglio nominare un numero 1 e un numero 2. Ma ciò non significa che il numero 2 non possa diventare il numero 1.
Quale allenatore non vorrebbe avere Neymar in rosa? È un giocatore di livello mondiale. Ci vuole equilibrio, ma io ho le idee molto chiare su come voglio usarlo. Spero che rimanga con noi. Sono un allenatore molto esigente a cui piace anche vedere i giocatori felici. Attraverso il lavoro e il nostro rapporto, farò in modo che siano felice fuori e sul campo. Per questo, penso che dobbiamo avere una rosa ridotta. I giocatori che non giocano sono infelici“.