PSG, Al Khelaifi all’attacco: “Barcellona? Non so se sia legale…”
Il presidente del PSG Nasser Al Khelaifi attacca il Barcellona. Il numero uno dei parigini e dell’ECA ha rilasciato delle dichiarazioni al veleno contro la condotta dei blaugrana durante lo scorso mercato. In una intervista concessa al quotidiano statunitense Politico l’imprenditore qatariota analizza le mosse dei catalani che hanno permesso loro di completare un mercato stellare e di rientrare dal pesante rosso in bilancio. “È giusto? No, non è giusto… È legale? Non ne sono sicuro” il commento lapidario.
PSG, Al Khelaifi contro il Barcellona: “Se lo fanno loro lo faranno anche altri”
Tanti i temi toccati da Al Khelaifi, ma sicuramente quello che fa più rumore è l’attacco frontale al Barcellona. I blaugrana sono stati costretti ad azionare delle leve di salvataggio per rimanere a galla, vendendo alcuni asset: “È giusto? No, non è giusto… È legale? Non ne sono sicuro. Se glielo consentono, gli altri faranno lo stesso. La UEFA ovviamente ha i propri regolamenti. Di sicuro guarderanno tutto“. Da tempo è in atto una diatriba a distanza fra il presidente del Paris Saint-Germain ed alcuni esponenti del calcio spagnolo, primo fra tutti Javier Tebas, il presidente della Liga. Diversi scontri fra le parti, oltre alla questione debiti per il Barcellona: non ultima la polemica per il maxi rinnovo di Kylian Mbappè, definito un ‘insulto al calcio’.
Questione Superlega
Impossibile non parlare dell’argomento Superlega: “Sono davvero fiducioso che nessuno permetterà che la Superlega nasca. Dobbiamo pensare a tutti, non solo a noi stessi. La Superlega riguardava solo sé stessi. Quando ci sono problemi, hanno bisogno di me, io sono lì per aiutare. Nessuno vede alcun conflitto“. Infine, una battuta sulla questione diritti tv: “Nasser non è quello che va sul mercato e vende i diritti. Ma li stiamo spingendo ad aumentare il prezzo. Il mio interesse è garantire il massimo per il mio club e per i nostri club. Semmai, è dannoso per beIN quando l’ECA fa aumentare i costi dei diritti“.