Psg: adesso è tutto nelle mani di Neymar
Chi ha fissato il tabellino finale della partita di ieri sera probabilmente non ha capito il motivo dell’entusiasmo che aleggiava sulla testa di ogni singolo spettatore di Psg-Bayern Monaco ogni qualvolta Neymar Junior toccava il pallone.
Il brasiliano non ha né segnato un gol né collezionato alcun assist, a differenza dell’andata dove invece ne ha forniti due per i suoi compagni nella vittoria dell’Allianz Arena, fondamentale per il passaggio del turno.
Ieri sera Neymar ha semplicemente dato una lezione di come dovrebbe essere il gioco del calcio. Un gioco divertente, costituito da ritmo, da visione, da velocità, da tecnica, da giocate che in pochi realmente possono comprendere fino in fondo. Neymar Junior ieri ha dato una prova concreta, o forse una testimonianza delle parole di chi l’ha sempre collocato appena un passo indietro, soltanto, a Messi e Cristiano Ronaldo nell’epoca calcistica moderna.
Neymar ha confermato di essere un campione fuori dal normale, capace di incidere pur non facendo alla fine nulla di concreto. Da leader tecnico ha portato la squadra a parlare la sua stessa lingua, ha tenuto impegnato 5/6 uomini bavaresi in ogni azione, uomini che spesso e volentieri preferivano lasciare Mbappé da solo piuttosto che dare spazio al brasiliano.
Neymar è sceso in cattedra con una delle prestazioni più belle ed importanti della sua carriera nel momento decisivo, per lui e per il Paris Saint Germain. Con una finale persa sulle spalle e con una semifinale alle porte, il brasiliano sembra finalmente pronto per portare a ritmo di samba verso il trionfo una squadra che aspetta questo momento da tantissimi anni. Una squadra che ha puntato su di lui per un motivo e che probabilmente potrebbe finalmente assistere al risultato tanto desiderato.
Neymar è entrato nel cuore di chiunque ami il calcio dopo ieri sera. Per questo motivo, come direbbe Lele Adani, Dio benedica Neymar Junior.