“Provvedimento legale urgente”: sentenza e calciomercato bloccato | È un disastro di proporzioni enormi
Stangata in vista: calciomercato bloccato e rischio penalizzazione. Ma il club non ci sta e prosegue la sua battaglia legale. Cosa sta succedendo.
In Italia il fair play finanziario ha colpito duro, soprattutto in termini di calciomercato, con sessioni bloccate oppure con la costrizione verso un mercato sostenibile per non incappare in pesanti sanzioni che danneggerebbero ancora di più le società, uscite principalmente con le ossa rotte dalla pandemia da Coronavirus.
I nuovi parametri del Fair Play Finanziario, che nasce in verità a tutela della società, sono rigidi, non si può sgarrare nemmeno di un euro: il deficit non non può superare i 60 milioni, le spese per stipendi, agenti e mercato non possono andare oltre il 70% del fatturato, che quest’anno è stato portato all’80%.
Un bel giro di vite dall’UEFA, come spiegato da Andrea Traverso in uno stralcio di una lunga intervista rilasciata di recente a Gazzetta dello Sport. “Un regolamento molto più rigoroso, che non concede più scappatoie, ha controlli più attuali su debiti, deficit, spese, plusvalenze, prestiti, ammortamenti e, presto, forse, introdurrà un limite assoluto alle spese”.
La UEFA ha accolto specifiche richieste ricevute da leghe, federazioni, giocatori e club per far fronte alle spese pazze. Rigore, dunque, anche per le multe: ci sono appena 90 giorni di tempo per pagare le sanzioni. Ma c’è chi non ci sta.
Terremoto Premier League
Galeotti i grandi introiti derivanti da faraonici diritti tv, che in Premier si dividono da buoni fratellini per rimpinguare le casse di tutti i club del campionato inglese, quello dalla più grande tradizione, dal fascino maggiore, dalla vendita dei diritti tv più alta.
Ma non è tutt’ora oro quello che luccica. Quest’anno è stato l’Everton a rimetterci 10 punti di penalizzazione. Anche il Nottingham ha visto perdite che hanno superato l’importo consentito nel corso del ciclo triennale che si è concluso nella stagione 2022-23. Da qui una penalizzazione più soft dei Toffees, ma pure sempre un -4 sul gruppone che fa scendere i Forest in zona retrocessione. Il Nottingham Forest ha ora sette giorni di tempo per presentare il ricorso. Ma non finisce qui.
Via alla battaglia legale
Anche il Leicester City di Enzo Maresca, che sta dominando la Championship League, l’equivalente della nostra Serie B, è caduto nella trappola del fair play finanziario: come Everton e Nottingham Forrest, neanche le Fox potranno in pratica fare mercato (new entry ma anche rinnovi) senza previa approvazione.
Ma il Leicester City non ci sta e dopo un duro comunicato ha deciso di avviare un’azione legale contro la Premier League e la Football League: “Due procedimenti legali urgenti – si legge in uno stralcio di nota ufficiale – svolti in maniera appropriata e da un pannello totalmente indipendente”. Ovviamente le Volpi sono state deferiti dalla Premier League a una commissione indipendente al fine di verificare l’eventuale violazione delle norme stabilite. Che la battaglia abbia inizio!