“Proposto uno scambio con la Juve”: Donnarumma e quell’incontro segreto a Milano | Tutto in 24 ore
È uscito in questi giorni un incredibile retroscena sull’addio di Donnarumma al Milan. Vediamo insieme cos’è successo.
Non è iniziata bene la stagione per Gigio Donnarumma. A onor del vero, bisogna anche dire che il portiere del Psg continua ad essere fin troppo criticato, sia in Francia che nel nostro paese. Basti solo pensare a questo avvio di stagione. I tifosi non perdonano a Donnarumma alcuni errori che ha fatto in queste prime partite, ma al contempo dimenticano come il portiere italiano sia stato decisivo con le sue parate in altrettanti momenti.
Non si può che ritornare alle parole del Ct della nazionale Italiana Luciano Spalletti di qualche settimana fa’, quando affermò che a Donnarumma, non si perdona il fatto di essere un ragazzo prodigio, a cui si chiede sempre di dimostrare qualcosa in più degli altri.
Il vero problema per lui, è che non solo il rapporto con Luis Enrique non sembra decollare, ma che il tecnico spagnolo, come sostengono alcuni giornali sportivi in Francia, in realtà non punta su di lui e farà di tutto per convincere la società a sostituirlo a fine stagione. E adesso arriva la gara contro il Milan, che di sicuro non sarà una prova facile da superare.
L’ambiente rossonero nutre infatti ancora tantissimo rancore verso il portiere. I tifosi del Milan non gli perdonano di essere andato via a parametro zero, lasciando vuote le casse del blu, e abbandonando un progetto di cui lo ritenevano un simbolo.
Donnarumma, addio traumatico con il Milan prima di approdare al Psg
Donnarumma è infatti cresciuto nelle giovanili del Milan, e il percorso che ha fatto, tra il suo precocissimo esordio e il talento da veterano messo in campo fin dalle prime partite, può essere paragonato solo a quello di Paolo Maldini nella storia recente dei rossoneri.
Un addio traumatico, anche perché non bisogna dimenticare che in quel suo ultimo anno, il portiere del PSG si ritrovò anche a ricevere delle vere e proprie minacce di morte sotto casa. Una situazione che costrinse Mino Raiola a intervenire in prima persona con una conferenza stampa in cui decide di raccontare la loro versione ai giornalisti.
Donnarumma, il retroscena svelato da Enzo Raiola
Sull’argomento è tornato a parlare in questi giorni Enzo Raiola, cugino di Mino, che continua a lavorare con la Pimenta nella sua agenzia, dopo la morte del procuratore. Ed Enzo Raiola ha raccontato una storia molto diversa da quella in cui credono gli stessi tifosi rossoneri. Ha raccontato infatti che Donnarumma non voleva in alcun modo andare via a zero, e questo si è verificato soltanto per una precisa volontà di quelli che erano al tempo i dirigenti sportivi, Maldini e Massara.
Enzo Raiola ha raccontato che durante l’incontro per discutere del rinnovo, Maldini prese subito la parola. E, si rivolge a Mino Raiola con queste frasi: “Mino, noi siamo qua per altro: il capitolo Gianluigi è già chiuso perché noi abbiamo già preso il nostro portiere’. A Donnarumma è crollato quel macigno sulla testa. Noi, oltre alla Juve, che lo avrebbe preso solo a fine campionato se il Milan non fosse andato in Champions, non avevamo fatto mercato su Gianluigi che a gennaio, sempre per non tradire il Milan, non aveva neanche voluto ascoltare un’offerta da futuro svincolato”.