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Promesse emigrate. Le storie di Beltrame, Lanzafame e Fabbrini

Beltrame, Lanzafame, Fabbrini. Sono solo alcuni dei calciatori italiani che hanno scelto di emigrare con il loro talento verso lidi diversi da quelli italici. Eppure, agli albori delle loro carriere, gli addetti ai lavori prospettavano per loro un futuro roseo sui campi della Serie A e sui grandi palcoscenici. Non è andata così. Se abbiano deluso le aspettative o meno, non spetta a nessuno stabilirlo. È certo, però, che questi calciatori abbiano realizzato, in piccolo, un progetto importante. Esprimersi attraverso il linguaggio universale del calcio. Esportare la qualità italiana non solo sul terreno di gioco, ma anche lì dove la cultura calcistica si è affievolita oppure è ancora in fieri.

Stefano Beltrame lo fa in Bulgaria, con la maglia numero 10 del CSKA Sofia. Il club bulgaro è nello stesso girone di Europa League della Roma. Per la sfida dell’Olimpico Beltrame ha già annunciato che a fine gara scambierà la maglia con Leonardo Spinazzola, con cui ha condiviso il convitto ai tempi della Juventus Primavera. Classe ’93, Beltrame ha già maturato altra esperienza all’estero, in particolare in Olanda con le maglie di Den Bosch e Go Ahead Eagles.

Altro calciatore del vivaio Juventus, da alcuni anni all’estero, è Davide Lanzafame. Due campionati vinti da protagonista in Ungheria con Honvéd e Ferencváros. In più, due volte il titolo di capocannoniere. Ad agosto l’attaccante classe ’87 ha firmato per l’Adana Demirspor, squadra della seconda divisione turca, dove gioca anche l’ex Udinese e Napoli Gökhan Inler.

In Romania splende il talento di Diego Fabbrini. L’ex Udinese si era fatto notare per le caratteristiche simili a quelle di Ricardo Kakà. Oggi ha trent’anni e ha girato un bel po’ per l’Europa. Infatti il calciatore pisano, prima di approdare alla Dinamo Bucarest, ha giocato in Inghilterra con le maglie di Watford, Millwall, Birmingham City e Middlesbrough. Un passaggio in Spagna al Real Oviedo a cui è seguita una prima esperienza in Romania al Botoșani. Poi un breve periodo in Bulgaria al CSKA Sofia. Infine, il trasferimento alla Dinamo Bucarest.

Curiosità. Pochi giorni fa, il CIES ha stilato una classifica particolare. L’Osservatorio calcistico ha elencato i giocatori che subiscono più frequentemente un fallo dopo le prime tre giornate di campionato in tutta Europa. E con una media di un fallo subìto ogni 13 minuti e 34 secondi (23 subiti in totale), Diego Fabbrini risulta il secondo per numero di falli subiti in Europa. A riconferma della purezza del talento.

La lista delle promesse emigrate all’estero non si ferma ai tre menzionati. C’è anche Cristian Battocchio al Brest, in Francia. Conte, quand’era Ct dell’Italia, disse di lui: “I giocatori italiani che nelle varie categorie sono in grado di saltare l’uomo non sono molti. Uno è Battocchio, tutti gli altri sono attaccanti”. L’ex Primavera della Roma, Mirko Pigliacelli, dopo tanti anni in Serie B, oggi difende i pali del Craiova, in Romania. Qui, nel Gaz Metan, però, gioca Nicolao Dumitru, l’ex promessa del Napoli con diverse presenze nelle giovanili azzurre. Infine, Federico Macheda è ormai un beniamino per i tifosi del Panathinaikos.

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Published by
Paolo Capano