Primo test per il ‘servizio VAR centralizzato’ da remoto

Primo test per il ‘servizio VAR centralizzato’ da remoto

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La tecnologia va avanti e la Serie A si adegua. Sono ormai passati circa 5 anni dalla introduzione nel nostro campionato del Var – il Video Assistant Referee – ed oggi c’è stato il primo test della versione 2.0. A parlarne è stato direttamente l’AD della Lega Serie A, Luigi De Siervo: “Il servizio di VAR centralizzato da remoto presso il Centro di Produzione di Lissone rappresenta uno dei vari servizi rientranti nella trasformazione della Lega di Serie A in una Media Company. Il potenziamento del prodotto televisivo passa attraverso la disintermediazione della filiera e la razionalizzazione dei flussi distributivi dei segnali, migliorando il trasporto in fibra ottica dagli stadi di ben 12 segnali in 1080p o in UHD“.

Un’importante innovazione, provata per la prima volta durante l’amichevole tra l’Atalanta ed il Pordenone: “Il centro di Produzione della Lega Serie A consentirà di realizzare centralmente highlights e nuovi prodotti editoriali customizzabili, tramite un nuovo archivio ad alta velocità, sino ad arrivare, attraverso un proprio replay center, finanche alla produzione in remoto delle partite“.

Il collaudo della struttura, spiega l’ANSA, è previsto dalla Fifa almeno 14 giorni prima del suo utilizzo in gare ufficiali per consentirne l’omologazione. Il test di oggi nell’amichevole dell’Atalanta con il Pordenone, ha dato esito positivo sotto ogni punto di vista grazie alla collaborazione di EI Towers e Hawk-Eye, consentendo un collegamento ottimale tra Matteo Marcenaro, arbitro al Gewiss Stadium, e i suoi colleghi Simone Sozza (Var) e Bresmes Marco (Avar), operanti dalla sala Var di Lissone sotto la supervisione di Andrea Gervasoni, delegato dell’Aia. Nei prossimi giorni saranno effettuate ulteriori prove presso altri stadi di Serie A.