“Presa la decisione su Maignan e Theo Hernandez” | Il Milan fa spesa e rilancia per lo scudetto
La triade Moncada-Ibra-Furlani ha sciolti i dubbi su Maignan e Theo. Rossoneri in pressing sul mercato. Obiettivi per lo scudetto.
Effetto Alvaro Morata. Dall’arrivo del campione d’Europa, il Milan ha rotto gli indugi facendo tornare il sorriso ai tifosi rossoneri. Sembra ieri che spopolava sui social il #Nopetegui, adesso l’entusiasmo regna sovrano.
Il buon esito della trattativa con il 7 rossonero, dunque, il punto vero di ripartenza. Al resto ci ha pensato Gerry Cardinale con il suo blitz a sorpresa all’ombra della Madonnina. Subito un summit con i suoi fedelissimi.
Il numero uno di RedBird ha fatto il punto della situazione, poi dato il via libera a una serie di acquisti che servono a limare il gap con l’Inter. Per dare l’assalto allo scudetto, poi, ci deve pensare Paulo Fonseca, consapevole che non ci sono scuse visto cosa gli sta per mettere a disposizione la squadra mercato del Diavolo.
Il Milan alzerà la posta (non si molto) per arrivare a Youssef Fofana, centrocampista del Monaco: i monegaschi stanno facendo resistenti, ma il giocatore ha già scelto il Diavolo. Samardzic è un altro obiettivo sensibile. In difesa ci sarà Pavlovic. Emerson Royal è più vicino, Thiaw permettendo.
Di buone notizie in buone notizie
“Noi non siamo obbligati a vendere i giocatori per carenza di capitale o problemi di flusso di cassa, non abbiamo bisogno di vendere nessuno”. Le buone notizie continuano arrivare, stavolta per bocca di Giorgio Furlani, in una recente intervista ai microfoni di Blooomberg TV.
Un conto è la sostenibilità del mercato, non a caso Emerson Royal può arrivare previa cessione di Thiaw. Ma questo non vuol dire assolutamente che il Milan sarà costretto a vendere i suoi gioielli. “posso dire che su Maignan e Theo non bisogna preoccuparsi”.
Un guanto di sfida lanciato
“La nostra ambizione è lottare per lo scudetto ogni anno ed essere competitivi anche in Champions League”. Furlani si espone, lanciato il guanto di sfida all’Inter ma anche a tutti i competitor (Juve, Napoli e Atalanta su tutti) pronti a darsi battaglia per dominare. Almeno in Italia.
“Due anni fa, il bilancio per la prima volta in 17 anni non ha registrato alcuna perdita e l’anno scorso abbiamo bissato questo importante risultato – chiosa l’amministratore delegato rossonero – non penso che al Milan sia mai successa una cosa del genere”. Ora il mercato però. Dopo le importanti parole servono gli altrettanto importanti fatti.