“Prenderà la maglia n°3”: cancellata la storia del Milan | Dopo 15 anni c’è l’erede di Maldini
Il mercato di giugno potrebbe portare a una svolta storica per il Milan. L’iconica 3 che fu di Paolo Maldini potrebbe essere data al suo erede.
Prima che la Procura di Milano portasse scompiglio a Via Aldo Rossi, il Milan era un club diviso tra presente e futuro: un secondo posto conquistato ma da mantenere perché permette di disputare la Supercoppa italiana con trofeo e soldi (certi) annessi, una Europa League da provare a vincere per due ordini di motivi.
Il primo è dato dall’occasione di tornare ad alzare un trofeo internazionale, tra l’altro importante perché l’Europa League spalanca le porte della Supercoppa europea. Il secondo? L’occasione che ha Stefano Pioli da mettere sul piatto della bilancia nel momento in cui Zlatan Ibrahimovic dirà a Gerry Cardinale che è meglio proseguire con il progetto tecnico che ha riportato il tricolore a Milanello, o viceversa.
Sì, un Ibra sempre più alter ego di Gerry Cardinale, numero uno di Red Bird. Da quando è stato impalmato, Zlatan Ibrahimovic si è votato alla causa rossonera: le sue visite a Casa Milan si sono ripetute, così come i suoi incontri con i giocatori. E ancora.
Ha partecipato anche a strategie a tema commerciale, dando la sua opinione. Nelle ultime settimane è stato più volte al Vismara, la casa del settore giovanile, non solo per vedere le partite dei figli Maximilian e Vincent.
Una Next Gen del Diavolo
Proprio così. Il Milan ha intenzione di seguire la strada della Juve, visionaria nel creare una seconda squadra capace di dare frutti, una valanga di talentini in grado di risanare (più o meno) sia le casse di un club ancora da bilancio in rosso, sia di allungare la rosa (per ora) di Max Allegri.
Ecco, Zlatan Ibrahimovic sta dando vita anche a un’ipotetica seconda squadra da far partecipare al prossimo campionato di Serie C, usando di comun accordo con la Pro Sesto lo stadio di Sesto San Giovanni, affidando questa sorta di Next Gen del Diavolo a Jovan Kirovski, il dirigente che portò Ibra ai Galaxy, e negli anni di Los Angeles è diventato il suo riferimento. Non solo.
Ritorno a casa
A giugno Daniel Maldini potrebbe tornare nella casa che per anni e anni fu si suo nonno Cesare. E di suo papà Paolo. Daniel per il momento sta facendo gavetta al Monza. “Io spero che possa rimanere qui a vita”. Parola di Adriano Galliani.
L’amministratore delegato del Milan, però, sa bene, che il Milan potrebbe ridargli il rossonero nella stagione che verrà. “Se dovesse tornare al Milan sappia che ha la possibilità di scegliere la maglia numero 3. Ritirata, come la 6 di Franco Baresi, ma utilizzabile solo per un figlio di Paolo”. Una maglia da tramandare di generazione in generazione.