Premier League, nuove regole anti Covid: il comunicato
La Premier League ha stilato un nuovo regolamento per fronteggiare l’emergenza Covid per quanto riguarda il possibile rinvio delle partite. Con un comunicato ufficiale, la lega inglese ha specificato come la richiesta di posticipare la gara possa essere fatta con almeno quattro positivi presenti nel gruppo squadra. Di seguito la nota:
“A seguito di una riunione del club di oggi, le linee guida per il rinvio delle partite COVID-19 della Premier League sono state aggiornate per includere una soglia di impatto COVID-19.
D’ora in poi, se un club chiede di posticipare una partita per insufficienza di giocatori a causa di COVID-19, deve avere un minimo di quattro casi positivi all’interno della propria squadra.
Questa guida entrerà in vigore prima della prossima partita di Premier League di sabato 5 febbraio (Burnley v Watford).
Durante la pandemia, la Premier League ha adattato le sue linee guida in risposta alla più ampia situazione della salute pubblica. La guida è stata aggiornata l’ultima volta a dicembre in risposta all’emergere della variante Omicron.
Le regole e le linee guida per il rinvio della Lega sono progettate per proteggere il benessere dei giocatori e dello staff, mantenendo al contempo l’integrità sportiva della competizione e la qualità delle squadre che giocano le partite di campionato.
Le domande del club continueranno ad essere valutate caso per caso. Il consiglio della Premier League esamina una serie di fattori, tra cui la capacità di un club di schierare una squadra; lo stato, la gravità e il potenziale impatto della COVID-19; e la capacità dei giocatori di prepararsi e giocare in sicurezza la partita.
I dettagli all’interno di tutte le domande sono esaminati dal personale specializzato della Lega prima che il Consiglio prenda la sua decisione.
È stato inoltre confermato oggi che le misure di emergenza COVID-19 della Premier League saranno riesaminate settimanalmente, con l’obiettivo di scadere al più tardi il 28 febbraio.
Le misure includono l’uso di coperture per il viso al chiuso, il rispetto del distanziamento sociale, la limitazione dei tempi di trattamento e i test”.