Pochi gol ma pesantissimi nella domenica, caratterizzata dal big match tra Manchester City e Liverpool, che chiude l’8^ giornata di Premier League.
Nel lunch match, il Tottenham coglie un successo di misura ma fondamentale in ottica corsa al titolo. Gli Spurs controllano il gioco fin dall’inizio, ma faticano a rendersi pericolosi al cospetto di un West Bromwich che si difende con ordine e riesce anche a impegnare Lloris in un paio di occasioni. Mai particolarmente ispirata, la squadra di Mourinho cerca il gol in modo confuso e, quando ha la grande chance, la spreca. Sanguinoso, nella ripresa, è l’errore di Lo Celso, che non trova lo specchio da posizione favorevole.
Lloris salva ancora i suoi su Grant, mentre il tecnico portoghese inserisce Vinicius e Moura per far saltare una cassaforte, quella dei Baggies, scardinata infine all’88′. A firmare il gol vittoria per gli Spurs è il solito Harry Kane, che sfrutta al meglio un cross di Doherty e un’uscita a vuoto di Johnstone, per lo 0-1 finale. Fallisce dunque in extremis il sorpasso sul Fulham auspicato dai padroni di casa, che restano terzultimi a 3 punti. Per gli ospiti arriva invece una vittoria tutt’altro che scintillante, ma che vale il secondo posto e quota 18 punti, solo uno in meno rispetto alla capolista Leicester.
Leicester che, nel match delle 15, replica il risultato degli Spurs e torna in vetta negando al Wolverhampton il quinto risultato utile consecutivo. Dopo un primo lampo ospite, salgono in cattedra le Foxes, che al 15′ sono già in vantaggio. Kilman tocca con un braccio in area di rigore e Taylor, consultato il VAR, assegna il penalty. Dal dischetto va Jamie Vardy, che spiazza Rui Patricio e fa 1-0. Dopo il gol è quasi solo Leicester, mentre il Wolverhampton sembra sotto choc. Gli uomini di Espirito Santo concedono troppo ai padroni di casa e, a 10′ dalla fine del primo tempo, rischiano di capitolare.
Ait-Nouri stende in area Justin e Taylor fischia il secondo rigore di giornata. Stavolta, però, Vardy si fa ipnotizzare da Rui Patricio, che abbassa la saracinesca e tiene in partita i suoi. Nel secondo tempo il match si apre di più. Il Wolverhampton alza la pressione ma non concretizza, fermato anche da uno strepitoso intervento di Schmeichel. In ogni caso, il Leicester si difende e, al triplice fischio, strappa un successo che significa solamente una cosa: primo posto. Con la sconfitta di oggi, invece, il Wolverhampton si ferma al nono e a quota 13 punti, gli stessi di Everton e Crystal Palace.
Nell’ultima sfida della giornata, l’Aston Villa schianta un Arsenal che continua invece a non convincere. All’Emirates Stadium passano solo pochi secondi e gli ospiti vanno in rete con McGinn, ma il VAR annulla per un fuorigioco di Barkley. L’Arsenal prova a scuotersi, ma senza grandi risultati. Anzi. Al 25′ sono infatti i Villans ad andare ancora in rete, stavolta regolarmente, con una bella azione manovrata. Barkley guida una ripartenza per i suoi e serve Targett, che mette sul secondo palo una palla su cui si avventa Trezeguet. A colpo sicuro, l’egiziano viene però anticipato da un tocco sfortunato di Bukayo Saka, che insacca nella sua porta lo 0-1. Incassato lo svantaggio, i Gunners cercano una reazione che non produce risultati al di là di un colpo di testa fuori bersaglio di Lacazette, mentre l’Aston Villa si copre e riparte.
Un leitmotiv che si ripete nel secondo tempo. L’Arsenal attacca ma è l’Aston Villa a rendersi più pericoloso in ripartenza. Compatti e ordinati, gli ospiti raccolgono i frutti del proprio lavoro al 72′. Sugli sviluppi di un corner, Luiz apre per Barkley, e l’ex Chelsea mette a sua volta in aria un pallone che Ollie Watkins, di testa, deve solamente spingere in rete, per lo 0-2. Passano 3′ e l’Aston Villa cala addirittura il tris. Grealish scende sulla destra e serve ancora Watkins, che batte Leno e fa doppietta, sigillando la gran prestazione dei suoi. Tramortito, l’Arsenal non riesce neanche a trovare uno scatto d’orgoglio negli ultimi minuti. Al triplice fischio, il tabellone dell’Emirates Stadium recita dunque 0-3. Una batosta che complica ulteriormente la classifica dei Gunners, scivolati ora all’11° posto a quota 12 punti. Tutt’altra dimensione assume invece quella dell’Aston Villa, sesta a 15 punti e con una partita ancora da recuperare, tornata in corsa verso orizzonti tanto ignoti quanto eccitanti.