Premier League, indagine su rapporti club-criptovalute e regolamentazione
Le piattaforme di criptovalute, nell’ultimo anno, hanno letteralmente invaso i campionati europei siglando numerosi accordi con i club. Tuttavia, stando a quanto riferito dal Times, in Inghilterra la questione è finita sotto la lente d’ingrandimento dei vertici della Premier League, al fine di avere un quadro preciso della situazione e non rischiare la creazione di un settore ‘franco’ disgiunto dalla regolamentazione. La novità, senz’altro, è vista con interesse tanto che, la stessa lega inglese, lavora ad una partnership con una piattaforma di criptovalute. I timori sono più legati alle possibili commissioni per le transazioni l’avvicinamento dei bambini alle piattaforme blockchain.
Il Times riporta le parole del membro dell’Arsenal Supporters Trust Tim Payton che, sulla questione, spiega: Non esiste una regolamentazione delle criptovalute in generale e nessuna nel calcio, quindi perché i club promuovono qualcosa che non è regolamentato? Ci dovrebbe essere una maggiore responsabilità nei confronti dei fan. È sicuramente qualcosa che la Premier League e il governo dovrebbero esaminare”. Payton aggiunge: “Penso che sia sbagliato che i minori di 18 anni siano ammessi nella piattaforma anche se non sono autorizzati a scambiare token. È come far entrare i bambini nelle sale scommesse anche se non possono scommettere”.
Nelle prossime settimane come riferito allo stesso Times, la Premier League indagherà sul fenomeno e cercherà di dare i primi segnali concreti. La nota testata riporta: “Richard Masters (AD della Premier League, ndr) si è impegnato a esaminare la questione e chiederà al direttore commerciale della Premier League di approfondire il tema in modo più dettagliato”.