Premier League: il Tottenham piega il Brighton, cadono Villa ed Everton
Una domenica di risultati tanto inattesi quanto fondamentali ai fini di una classifica che continua a cambiare volto giornata dopo giornata. Non solo la vittoria dell’Arsenal a Old Trafford, ma anche le cadute di Aston Villa ed Everton, battute a sorpresa da Southampton e Newcastle; passando infine per un Tottenham-Brighton che lancia gli Spurs verso orizzonti tutti da esplorare.
When The Saints Go Marching In
Il Southampton fa un colpo grosso, un altro, ed espugna la tana dell’Aston Villa dopo una prestazione che dice molto più del 3-4 finale. La partita delle 13.30, di fatto, è un dominio Saints. Dopo 4′ il VAR annulla un gol per parte, poi inizia lo show ospite. Lo apre Jannik Vestergaard, dopo 20′, su assist di un James Ward-Prowse che si scatena letteralmente dopo la mezz’ora, regalandosi per il suo 26° compleanno una doppietta che schianta i Villans. Al duplice fischio è dunque 0-3.
Dopo 13′ della ripresa è Danny Ings a blindare idealmente il match, siglando lo 0-4. 4′ dopo Tyrone Mings accorcia, si fa per dire, le distanze per i padroni di casa. Sembra davvero troppo tardi, tanto che fino al 90° non succede nulla. È solo nel lungo recupero che i Saints abbassano la guardia e concedono ben due reti all’Aston Villa, che ridimensiona la sconfitta con Ollie Watkins, su rigore, e Jack Grealish, a tempo scaduto.
Una sconfitta sì ridimensionata, ma comunque sanguinosa per i Villans, alla seconda consecutiva in casa dopo quella contro il Leeds. La truppa di Smith scivola dunque al sesto posto, anche se con una partita in meno, scavalcata di una lunghezza proprio dal Southampton, che, dopo il successo sull’Everton, vola addirittura al terzo posto in classifica, a pari merito proprio con i Toffees.
L’Everton si inceppa
Toffees che cadono per la seconda volta consecutiva, rallentando ulteriormente quel ritmo che gli aveva permesso di prendersi la testa della classifica. Nel match delle 15, l’Everton perde infatti 2-0 in casa di un Newcastle che si conferma squadra del rendimento più che altalenante, ma comunque da non sottovalutare. Dopo una prima frazione terminata a reti bianche, succede tutto nella ripresa.
Dopo 10′ i Magpies si portano in vantaggio con Callum Wilson, che trasforma calcio di rigore procurato da lui stesso, atterrato in area da André Gomes. L’Everton cerca il pareggio ma senza esito, e, a 5′ dalla fine, subisce anche il secondo gol. A segnarlo è di nuovo il centravanti ex Bournemouth, che, su assist di Fraser, batte Olsen per la doppietta personale. Il solito Dominic Calvert-Lewin segna nel recupero, ma è solamente il gol della bandiera.
Un brutto pomeriggio per gli uomini di Ancelotti (che non perdeva due partite di fila in campionato dal 2014, quando allenava il Real Madrid) che rischiano ora di vedere vanificato buona parte del grande lavoro fatto in avvio di campionato, perdendo anche il piazzamento in zona Champions League. Per i Magpies, al contrario, è un successo importantissimo, che gli consente di allontanarsi dalle zone pericolose e, perché no, iscriversi addirittura alla corsa per l’Europa. In questa Premier League, d’altronde, sembra davvero tutto possibile.
Spurs, vittoria e secondo posto
Nel match delle 20.15, infine, il Tottenham strappa una vittoria che pesa come un macigno al cospetto di un Brighton che vende carissima la pelle. Autori di un ottimo avvio per intensità e occasioni create, gli Spurs sono in vantaggio già dopo 13′, grazie a un rigore concesso dal VAR e trasformato da Harry Kane, al sesto gol in sette partite in Premier League. Dal momento del vantaggio Spurs sono i Seagulls a fare la partita, ma il primo tempo va comunque in archivio sul’1-0.
Passano solo 10′ della ripresa e il Brighton si prende ciò che non aveva ottenuto nel primo tempo. A riportare in parità il risultato è Tariq Lamptey, terzino destro classe 2000 al suo primo gol in carriera. La partita è equilibrata, ma sono sempre gli Spurs ad avere le chance migliori per il raddoppio. Prima Sanchez toglie dalla porta un tocco maldestro di Veltman, poi Kane spreca un’enorme occasione a porta sguarnita sugli sviluppi di un corner. A meno di 20′ dalla fine, Mourinho si gioca la carta Gareth Bale e viene immediatamente ripagato. A una manciata di second dal suo ingresso in campo, il gallese segna il suo primo gol dal ritorno in Premier League con una bella incornata su cross di Reguilon. Una rete decisiva, perché, nonostante il finale riservi ancora occasioni da una parte e dall’altra, Tottenham-Brighton si chiude proprio sul 2-1.
Il Tottenham esce dunque dal suo stadio con 3 punti che significano quota 14 e secondo posto in classifica, a sole due lunghezze dalla capolista Liverpool. Un risultato insperato considerata la partenza un po’ a rilento degli Spurs, che tornano così in piena corsa per un titolo spesso solo sfiorato. Niente da fare, invece, per un Brighton che ci prova sul serio contro un Tottenham superiore, ma torna a casa a mani vuote e la speranza che, domani, il West Bromwich non lo scalzi dall’attuale 16° posto, a soli quattro punti dalla zona retrocessione.