Premier League, il pagellone del mercato delle big
Anche il mercato della Premier League è giunto al termine. In un’estate che ha visto il clamoroso di Cristiano Ronaldo al Manchester United, il trasferimento record di Grealish dall’Aston Villa al City e il ritorno di Lukaku al Chelsea, diamo i voti alle operazioni in entrata e in uscita dei principali club del campionato più ricco al mondo.
Arsenal 4
Un mercato a dir poco incomprensibile. I Gunners sono la squadra che ha speso di più in questa sessione di calciomercato, ma senza apparentemente rinforzarsi. E i risultati di questo inizio di campionato (ultimo in classifica ancora a 0 punti) stanno lì a dimostrarlo. 165 milioni di euro spesi per acquistare White, Odegaard, Ramsdale, Tomiyasu, Sambi Lokonga e Nuno Tavares. Nessuno pare davvero in grado di fare la differenza e riportare in alto un club che manca la qualificazione in Champions League dal 2016. Forse era il caso di muoversi diversamente?
Chelsea 7
Un solo grande colpo, ma fatto bene. I campioni d’Europa si sono assicurati Romelu Lukaku per la bellezza di 115 milioni di euro, con l’attaccante belga che lascia l’Inter dopo due anni e fa ritorno ai Blues dopo averci già giocato dal 2011 al 2013. All’ultimo minuto il club di proprietà di Roman Abramovich ha perfezionato l’arrivo di Saul Niguez, in prestito dall’Atletico Madrid. Un tassello in più per la squadra di Tuchel verso la conquista della Premier. Un po’ troppo a cuor leggero la cessione di Abraham alla Roma, che in Serie A ha già iniziato a deliziare i tifosi giallorossi.
Leicester 6
Ormai da considerare una big a tutti gli effetti, dopo il titolo del 2016, la FA Cup dell’anno scorso e dopo aver perso la qualificazione in Champions solo all’ultima giornata per due anni di fila; le Foxes hanno rinforzato i tre reparti con altrettanti acquisti: in attacco è arrivato Daka dal Salisburgo, a centrocampo Soumaré dal Lille, e in difesa Vestergaard dal Southampton. Nessun colpo eccezionale, ma non si registrano nemmeno cessioni eccellenti (Tielemans e Maddison, dati in partenza, sono rimasti) e il bilancio è da considerarsi positivo.
Liverpool 5
La grande assente di questo calciomercato. I Reds hanno perfezionato un solo acquisto in questa sessione di calciomercato, il giovane difensore francese Ibrahima Konaté, arrivato dal Lipsia per 40 mili0ni di euro. Perso Wijnaldum a zero direzione Psg, e Shaqiri direzione Lione, tutti gli altri big sono rimasti. Ma il mercato della squadra di Klopp resta insufficiente.
Manchester City 6,5
Harry Kane – inseguito dai Citizens per tutta l’estate – alla fine non è arrivato, così Guardiola ha dovuto “accontentarsi” di un unico grande colpo: il fantasista Jack Grealish, arrivato per 117 milioni dall’Aston Villa. Per una squadra già fortissima, più che sufficiente.
Manchester United 7
Voto 7, come il numero di maglia del nuovo acquisto che andrà a indossarla. E che acquisto. Dopo 12 anni tra Real Madrid e Juventus, Cristiano Ronaldo torna nel club che l’ha reso grande, con cui ha vinto la prima delle sue cinque Champions League. E lo fa con il suo numero, dopo aver dovuto chiedere una deroga alla federazione per il cambio della maglia che apparteneva già a Cavani. Ma quello dell’asso portoghese non è l’unico grande colpo estivo dei Red Devils, che per 85 milioni di euro si sono assicurati il ritorno in patria di Jadon Sancho dal Borussia Dortmund e hanno rafforzato il reparto difensivo con l’acquisto di Raphael Varane dal Real Madrid. Tre colpi che possono dare una grossa mano allo United per colmare il gap con le altre big, e conquistare un titolo che manca da quasi un decennio.
Tottenham 6,5
Trattenuto Kane, gli Spurs (quest’anno guidati in direzione sportiva da Fabio Paratici e in panchina da Nuno Espirito Santo) hanno acquistato Romero dall’Atalanta, Bryan Gil dal Siviglia ed Emerson Royal dal Barcellona, oltre all’arrivo in prestito di Gollini sempre dalla Dea. La squadra del nord di Londra sembra più forte di quella giunta al settimo posto lo scorso anno, e dopo tre giornate è l’unica a punteggio pieno. Un mercato non entusiasmante, ma decisamente oculato.