Premier League: il Liverpool rimonta il West Ham, bene City e Chelsea
Un sabato da grandi: così si potrebbe definire il pomeriggio inglese appena concluso, che ha visto Manchester City, Chelsea e Liverpool battere, rispettivamente, Sheffield, Burnley e West Ham. Tre vittorie importanti, che regalano una classifica migliore ad altrettante squadre decisamente poco brillanti in questo avvio di stagione.
Lame spuntate
Nel match delle 13.30, al Manchester City basta un solo gol per piegare lo Sheffield United a Bramall Lane. I Citizens partono forte, impegnando in diverse occasioni un Ramsdale che fa quel che può, ma, alla mezz’ora, capitola sul più classico dei gol dell’ex. A firmare il vantaggio sky blue, con un bel tiro da fuori, è infatti Kyle Walker, originario di Sheffield e cresciuto calcisticamente proprio nel settore giovanile dei Blades.
Blades che faticano non poco a ingranare e rendersi pericolosi dalle parti di Ederson, sia nella prima frazione che nella ripresa, tenuti ancora a galla dal loro estremo difensore. Dall’altra parte c’è però un Manchester City che manca sempre di cinismo, sprecando diverse buone chance di raddoppiare, rischiando anzi di farsi raggiungere da Berge a 20′ dalla fine. Per i biancorossi, però, non c’è nulla da fare. Al triplice fischio, il Manchester City conquista dunque 3 punti che lo proiettano a quota 11 e a un momentaneo settimo posto. Si fa invece sempre più dura per lo Sheffield, 19° e ancora senza vittorie in questa Premier League.
Blues corsari
Anche la partita delle 17.30 si chiude con la vittoria dei favoriti. A Turf Moor, infatti, il Chelsea passa sul Burnley con un netto 0-3. A iniziare con il piede giusto sono i Clarets, che però non riescono a trovare la via della rete, concedendo invece il vantaggio agli ospiti. Lo firma Hakim Ziyech, dopo 26′, raccogliendo un assist di Abraham e siglando il suo primo gol in Premier League. Dopo il vantaggio i Blues giocano con maggiore scioltezza al cospetto di avversari in seria difficoltà.
Nella ripresa il Burnley prova ad alzare la pressione, andando anche vicino al pareggio, ma senza successo. Poco dopo la mezz’ora è invece il Chelsea a trovare ancora il gol, stavolta con Kourt Zouma, bravo a incornare alle spalle di Pope un calcio d’angolo di uno scatenato Mason Mount. Passano 7′ e gli uomini di Lampard trovano il terzo gol con Timo Werner, perfettamente servito da Ziyech e freddo davanti al portiere avversario. L’ultimo segmento di match è tutto Blues, con i padroni di casa quasi impotenti, ben consci della loro situazione. Con la quinta sconfitta in sei gare, il Burnley diventa infatti il nuovo fanalino di coda della Premier League. Decisamente meglio va al Chelsea, che vola temporaneamente al quarto posto, con 12 punti e in attesa dei risultati di domani.
Reds, rimonta e vetta
Nell’ultimo appuntamento di giornata, quello delle 18.30 ad Anfield, il Liverpool ribalta il West Ham al termine di un’altra prestazione non proprio esaltante. A partire meglio sono infatti gli ospiti, che passano in vantaggio dopo appena 10′, con Pablo Fornals che raccoglie una brutta respinta di Gomez e batte Alisson con una conclusione ben angolata. Ordinati e compatti, gli Hammers concedono pochi spazi a un Liverpool che fatica a farsi vedere dalle parti di Fabianski. Ma, a 3′ dall’intervallo, i Reds ottengono un calcio di rigore per un goffo intervento di Masuaku su Salah. L’egiziano dal dischetto non sbaglia e fa 1-1.
Nel secondo tempo il copione non cambia. Il West Ham fa una partita attenta e cerca di colpire appena ne ha l’occasione, mentre il Liverpool spinge senza grandi risultati. Alla fine, però, i Reds passano grazie alla superiorità tecnica e ai cambi di Klopp. Al 77° è il VAR a negare la rimonta ai padroni di casa, ma poi, a 5′ dal 90°, Xherdan Shaqiri confeziona una palla splendida per Diogo Jota, che la mette in porta, stavolta senza discussioni, per il 2-1 finale. Con la vittoria di oggi il Liverpool sale dunque (per una notte, almeno) in testa alla Premier League, a quota 16 punti. Per il West Ham arriva invece una sconfitta nel complesso immeritata, ma che mette seriamente a rischio un 13° posto comunque deludente.