Premier League, il 2021 del Manchester City

Premier League, il 2021 del Manchester City

(Photo by Alex Livesey/Getty Images)

Cosa succederebbe ad un’opera d’arte, se venisse rovinata da uno scarabocchio. Perderebbe di valore, inevitabilmente. E non basterebbe la bellezza di quanto ritratto, l’occhio cadrebbe sempre su quello scarabocchio. È quello che accade se si analizza il 2021 del Manchester City: un anno in cui si sono visti, ancora di più, gli sviluppi del gioco di Guardiola, meccanismi che funzionano sempre meglio, individualità esaltate dal sistema di gioco e una gioia per tutti gli esteti del calcio. Tutto bello, tutto giusto. Non si può, però, dimenticare che il 29 maggio 2021 i Citizens hanno perso – da favoriti assoluti -, la finale di Champions League nel derby inglese contro il Chelsea. È bastato un calo di tensione, nella notte più importante, per rovinare un anno altrimenti straordinario.

In Inghilterra, infatti, il Manchester United è stato dominante. Guardiola e i suoi hanno portato a casa la Premier League 2020/2021 con un ruolino di marcia impressionante: primo posto con 86 punti, 12 in più del Liverpool secondo; 83 gol fatti e 32 subìti; 27 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. Il 25 aprile il Manchester City ha aggiunto alla bacheca dei trofei anche la Coppa di Lega – Carabao Cup -, battendo di misura in finale il Tottenham.

Con un Jack Grealinh in più – unico grande colpo del mercato dei Citizens -, la stagione del Manchester City è cominciata come era finita la precedente: vincendo e dimostrandosi ancora una volta una vera e propria macchina da gol. In questo momenti, infatti, il City si trova al primo posto della classifica di Premier League con 44 punti, che sono il frutto di 14 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. 44 gol fatti, solo il Liverpool secondo ha fatto meglio, e miglior difesa della competizione con 9 gol subìti in 18 partite. Anche in Champions League, il percorso è cominciato nel migliore dei modi, con il primo posto in un girone impegnativo composto da Lipsia, Club Brugge e, soprattutto, la corazzata Paris Saint-Germain. Sulla strada verso la finale di San Pietroburgo, adesso, lo Sporting Clube.

L’obiettivo per il 2022, quindi, è restaurare. Raggiungere San Pietroburgo il 28 maggio, togliere lo scarabocchio e alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie.