Premier League, il 2020 dell’Everton
Il 2020 è stato l’anno della svolta per l’Everton. L’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina dei Toffees ha radicalmente cambiato le prospettive della seconda squadra di Liverpool, abituata da troppo tempo a galleggiare a metà classifica. Ora invece lotta per il titolo insieme ai cugini. Cos’è cambiato con l’arrivo del tecnico di Reggiolo?
Una partenza anonima
Arrivato a fine dicembre 2019 per sostituire l’esonerato Marco Silva, Ancelotti ha iniziato il 2020 con una sconfitta, contro il City di Guardiola. Da lì sono arrivate sei vittorie, altrettanti pareggi e cinque sconfitte, che sono valse il dodicesimo posto finale in classifica, con 49 punti. La zona Europa distava 10 punti, il quarto posto 16, il Liverpool di Klopp, vincitore del campionato con sette giornate d’anticipo, addirittura 40. Un passo indietro rispetto al campionato precedente, concluso all’ottavo posto. Le vette della Premier League sono lontane, e la svolta promessa con l’arrivo di Ancelotti pare non esserci stata. Ma è solo l’inizio.
La rivoluzione estiva
È con il mercato estivo che inizia a vedersi il cambio di paradigma dei Toffees. Una squadra che vuole puntare in alto ha bisogno di giocatori di alto livello, così Ancelotti spinge per acquistare due suoi pupilli: James Rodriguez, che aveva già allenato al Real Madrid e aveva chiesto insistentemente quando era a Napoli; e Allan, che aveva allenato fino a qualche mese prima al Napoli. Alla campagna acquisti si aggiungono l’arrivo del centrocampista Doucourè dal Watford e del centrale difensivo Godfrey, acquistato dal Norwich per 27 milioni di euro. Ora la rosa è completa.
La nuova stagione dell’Everton parte nel migliore dei modi, con quattro vittorie nelle prime quattro partite di Premier League, il miglior inizio di campionato dalla stagione 1993/94. E se si aggiungono le due vittorie in Carabao Cup, Ancelotti diventa il primo allenatore dopo 82 anni a vincere le prime 6 partite della stagione. L’uomo simbolo dell’inizio di stagione dei Toffees è sicuramente Dominic Calvert-Lewin, autore di 7 gol nelle prime 5 partite, più di quanti ne avesse segnati nel resto del 2020. Dopo 15 partite, l’attaccante classe 97 è a quota 11 reti, a due lunghezze dallo score dello scorso campionato.
Dopo il pareggio nel derby contro il Liverpool alla quinta giornata però, inizia un momento negativo per l’Everton, che lo fa precipitare dal primo al nono posto. Arrivano infatti 4 sconfitte in 6 partite, contro Southampton, Newcastle, Manchester United e Leeds. È già finita la favola dell’Everton di Ancelotti?
Pare proprio di no, perché dopo il pareggio contro il Burnley di inizio dicembre arrivano quattro vittorie di fila per la squadra di Ancelotti, contro Chelsea, Leicester, Arsenal e Sheffield. La parte blu di Liverpool risale in classifica fino al secondo posto e, complice i rallentamenti del Liverpool, arriva a -3 dalla vetta. Il 2020 si sarebbe dovuto chiudere con il big match contro il Manchester City di Guardiola, ma il Covid ha stravolto i piani. Anche con una partita in meno l’Everton resta lì; ed è pronta a dare battaglia fino alla fine, per un posto in Europa e chissà, magari qualcosa in più. Nel segno di Carlo Ancelotti.