Prandelli, dubbio per il modulo. 4-2-3-1 o 3-5-2?
Cinque stagioni sotto la cupola del Brunelleschi, tre stagioni in Europa, di cui due in Champions League. Ora, dieci anni dopo l’ultima volta Cesare Prandelli torna a sedersi sulla panchina della Fiorentina. Allenatore nuovo, modulo nuovo. Dopo la sosta per le nazionali la Fiorentina che scenderà in campo sarà diversa. Perchè l’ex Genoa non rivoluzionerà completamente gli 11 titolari ma sceglierà una tattica più offensiva rispetto a quella del suo predecessore Iachini.
I moduli tattici di Prandelli
Prandelli non ha un modulo storicamente preferito, ha schierato le sue squadre con la difesa a 4 scegliendo il 4-2-3-1, 4-3-3 o 4-3-1-2. Con la difesa a 3 ha utilizzato il 3-5-2- e 3-4-2-1. Il tecnico viola varia i moduli seguendo le caratteristiche dell’avversario, e cambia la disposizione tattica più volte anche nella stessa stagione. Nella sua ultimissima esperienza sulla panchina del Genoa ha usato 10 volte il 3-5-2, 7 volte il 4-3-3, 6 volte il 4-2-3-1 e una il 4-3-1-2. Anche durante il Mondiale 2014 scelse di modificare il modulo contro l’Uruguay passando da un 4-3-3 ad un 3-5-2.
4-2-3-1 o 3-5-2?
Uno dei calciatori fulcro del gioco di Prandelli a Firenze potrebbe essere Amrabat, più volte elogiato dall’allenatore. Per il nuovo tecnico della Fiorentina indicazione su Kouamè anche nella conferenza stampa di presentazione di ieri: “Kouamè non è un centravanti”. Il posto dovrebbe quindi toccare a Vlahovic, con Cutrone pronto a subentrare.
Nella coppia di mediani, a fianco di Amrabat, libero di sprigionare la sua energia, ci sarà uno tra Pulgar e Duncan, a seconda della partita. L’enigma principale di Prandelli sarà Castrovilli, che con questo modulo giocherà come trequartista. Il giovane nazionale riesce a dare il meglio di sè con tanto campo davanti da esplorare, e non spalle alla porta. In questa posizione potrebbe non convincere. Sull’ala destra agirà Callejon mentre a sinistra giocherà Ribery, che torna nella sua comfort zone preferita. Quando il francese dovrà rifiatare, potrebbe giocare un’ala molto offensiva come Kouamè. Terzini titolari saranno Biraghi da una parte e Lirola dall’altra, Dragowski tra i pali e la coppia Pezzella-Milenkovic al centro. Il modulo che ha in mente Prandelli quindi è il 4-2-3-1, ma non è da escludere anche una nuova apertura al 3-5-2, con la coppia Vlahovic-Kouamè. Quest’ultimo con Prandelli a Genova giocava seconda punta.
Un mix di giocatori esperti, giovani promettenti, e un allenatore che a Firenze ha lasciato solo buoni ricordi. Gli ingredienti per rialzarsi ci sono tutti.