Napoli, Politano e Osimhen non bastano: Cheddira salva il Frosinone

Napoli, Politano e Osimhen non bastano: Cheddira salva il Frosinone

Quando il maxischermo del Maradona ha mostrato uno Spalletti visibilmente emozionato, Napoli ha cambiato volto. Corsi e ricorsi storici che riguardano emozioni, gioie e traguardi. L’attuale CT della Nazionale resterà storia ai piedi del Vesuvio. Tutto d’un tratto l’aria è sembrata diversa. Ed anche i giocatori. Uno su tutti: Matteo Politano. L’ex Sassuolo apre le danze con un sinistro da cineteca: la sua classica giocata. Taglia dentro il campo, apre il mancino e disegna un arcobaleno alle spalle di Turati. 90′ da due facce per Meret: prima salva il risultato parando il rigore, poi sbaglia il passaggio e regala a Cheddira la palla del pari.

Squadra ostica quella di Di Francesco. Ordinata e pulita: abile nel vivere dietro la linea del pallone, ma anche a fare la partita. La classifica non li sorride: la vittoria manca dal 21 gennaio contro il Cagliari. Ma il classe ’69 si conferma allenatore da seguire con attenzione. Soulé e Brescianini dietro Cheddira: con il fantasista italiano che svaria tra la linea dei centrocampisti e quella degli attaccanti.

Il Napoli si ferma ancora al Maradona

Dopo la vittoria esterna contro il Monza, Calzona si ferma al Maradona contro un Frosinone attento e concentrato. Una sola sconfitta nelle ultime nove giornate: ma quanti pari per il Napoli. Con l’arrivo dell’allenatore di Vibo Valentia gli azzurri sono tornati a proporre idee. La ricerca dello spazio non è solo teoria: anzi, risulta decisiva quando Di Lorenzo cerca una sovrapposizione interna per liberare le vie centrali al sinistro magico di Politano.

Lobotka incanta e Zielinski in netta crescita rispetto alle ultime uscite. Calzona ci punta: prima il Napoli, poi il trasferimento all’Inter di Inzaghi. Osimhen è una spina nel fianco per tutte le difese d’Italia, e non solo. Soprattutto per il Frosinone: sono 62 le reti subite. Seconda squadra in campionato ad aver fatto peggio: al primo posto c’è la Salernitana. Nei primi 45′ il nigeriano è poco preciso: sfiora il gol che al Maradona in Serie A manca dal 16 dicembre contro il Cagliari. Poi lo trova da vero rapinatore d’aria di rigore: Kvaratskhelia calcia, ma il tiro è lento. Arriva sui piedi del nigeriano che supera Turati e firma il momentaneo 2-1 azzurro.

Cheddira, che doppietta! Ferma il Napoli sul 2-2

Ma in difesa il Napoli lascia molto a desiderare. Soffre, e non poco. E quando gli uomini in maglia gialla si avvicinano dalle parti di Meret la sensazione è che possa nascere sempre qualcosa. Proprio come al 74′: cross dalla destra e incornata vincente di Cheddira. Doppietta per l’attaccante di proprietà del Napoli.

La corsa alla Champions diventa sempre più difficile per Osimhen&Co. Miracolo? Poco ci manca. La Roma corre forte e le altre concorrenti non restano a guardare. Il Napoli crea, ma i problemi difensivi persistono. È qui che i partenopei non convincono. Basti pensare che la porta inviolata non arriva dal 28 gennaio: dal pari contro la Lazio all’Olimpico. E la rete del 2-2 di Cheddira è un chiaro segnale: l’attaccante marocchino salta all’interno dell’aria di rigore indisturbato. E Rrahmani è lì al suo fianco.

Discorso inverso per il Frosinone, che avrebbe anche la possibilità di portare tre punti a casa. Ma Meret compie un vero e proprio miracolo di piede su un tap-in di Demba Seck. In attesa di Verona e Sassuolo che giocheranno contro Atalanta e Milan, Di Francesco può esultare: 17º posto e 27 punti in campionato.