Pogba, Covid e crisi lo ‘trattengono’ a Manchester e diventa trascinatore

Pogba, Covid e crisi lo ‘trattengono’ a Manchester e diventa trascinatore

(Photo by ADRIAN DENNIS/POOL/AFP via Getty Images)

Non ci era andato leggero Mino Raiola a inizio dicembre 2020. “Tra Pogba e il Manchester United è finita”. Sembrava il preludio all’addio, non solo per la scadenza del contratto al 2022 ma, anche e soprattutto, per la frattura che dichiarazioni di questo tipo avrebbero potuto creare. E, in effetti, qualcosa sembrava essersi rotto tra, il campione del mondo di Russia 2018, e i Red Devils. Già da prima delle dure parole del procuratore olandese. Pogba era sempre più attorno alle voci di mercato che, tuttora, lo vedono protagonista tra un romantico ritorno alla Juventus, e il possibile approdo al Paris Saint-Germain.

Mentre il classe 1993 attende sviluppi sul suo futuro, il suo inizio di 2021 a Manchester è stato un vero e proprio exploit, almeno finora. Il centrocampista sta trascinando i suoi in un’avvincente corsa al titolo, più che mai conteso in questa Premier League. Crisi, ricavi che crollano, il famigerato Covid. Tutti elementi che, almeno in questa sessione di calciomercato, dovrebbero fermare gli ardori delle contendenti a Pogba che, sia a livello di cartellino, sia a livello d’ingaggio, rappresenta un investimento elevatissimo, per chiunque voglia accaparrarsi le sue prestazioni. E così, sembra che il destino gli stia suggerendo che Manchester non sia poi una piazza così avversa per Pogba.

Segnali dal destino o momento favorevole?

Il 2020 si era chiuso con la panchina contro il Leeds United, seguita dai soli 36 minuti riservatigli nel pareggio contro il Leicester. La sfida ad alta quota per la vetta della Premier. Poi l’ultima fumosa apparizione, contro il Wolverhampton, dove Pogba ha giocato tutta la partita senza offrire spunti rilevanti. In queste prime 4 partite del 2021, il francese ha già messo a segno due reti, contro Burnley e Fulham. Prima ancora, si era guadagnato il rigore decisivo contro l’Aston Villa, poi trasformato da Bruno Fernandes. Verrebbe da parlare di metamorfosi ma, in realtà, il francese sta solo rispolverando le doti che, nel 2016, avevano convinto i Red Devils ad investire 105 milioni di euro sul suo ritorno. Il calcio, si sa, non è una scienza esatta. Men che meno è uno sport dove il destino non lanci dei segnali. E chissà, se il destino non stia sussurrando sottovoce a Pogba che, la sua via, sia proprio quella che porta a Manchester.