Plusvalenze Juventus, le intercettazioni e le prime ipotesi dei PM di Torino

Plusvalenze Juventus, le intercettazioni e le prime ipotesi dei PM di Torino

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images )

Nella serata di ieri, il mondo Juventus, ha subito uno scossone di proporzioni ancora da quantificare e che, nelle prossime settimane, può diventare una vera e propria bomba. Il blitz della Guardia di Finanza nella sede della Vecchia Signora, a seguito dell’indagine sulle plusvalenze registrate dal club tra il 2019 e il 2021, è il primo atto di quello che sarà un tema molto delicato per il futuro della Juventus.

Nella giornata odierna, tramite Il Corriere della Sera, si apprende delle ipotesi formulate dagli inquirenti della Procura di Torino sull’inchiesta ai danni del club bianconero. Si parla di “gestione malsana delle plusvalenze” utilizzata in “modo distorto” per adottare una procedura che viene definita letteralmente “salva bilanci”. I PM espongono il modus operandi delle plusvalenze come “correttivo dei rischi assunti in tema di investimenti e dei costi annessi ad acquisti e stipendi scriteriati”.

Non solo. La nota testata riporta anche il contenuto di alcune intercettazioni che evincono il coinvolgimento dello stato maggiore della Vecchia Signora, con la piena consapevolezza da parte del presidente Andrea Agnelli al riguardo di quello che, verosimilmente, viene indicato dagli inquirenti come “metodo Paratici”, al tempo figura centrale della gestione sportiva della Juve prima dell’approdo al Tottenham. Ecco cosa riferiscono gli inquirenti sul coinvolgimento di Agnelli: “Per quanto emerso dalle attività di ascolto, i vertici del cda della società bianconera, in primis il presidente Andrea Agnelli, appaiono, di fatto, ben consapevoli della condotta attuata dall’ex manager bianconero e delle conseguenze estremamente negative sotto il profilo finanziario, non certo derivanti solo dal contesto pandemico in atto”.

I magistrati Mario Bendoni, Cirio Santoriello e l’aggiunto Marco Gianoglio fondano le loro ipotesi su intercettazioni acquisite dalla Guardia di Finanza come: “Hanno chiesto di fa’ plusvalenze”, “Che almeno Fabio, dovevi fa’ plusvalenze e facevi plusvalenze” “Proprio gli investimenti oltre le previsioni del budget e gli “ammortamenti e tutta la m…a che sta sotto che non si può dire”. La Juventus viene indicata come una macchina ‘ingolfata’ che ha adottato una policy di plusvalenze distorte al fine di modificare il risultato di investimenti non proficui per il club bianconero.